Un significativo cambio di scenario meteo è previsto per il fine settimana, tra Sabato 11 e Domenica 12 Gennaio, quando un’irruzione di aria fredda artica porterà l’inverno in primo piano su gran parte d’Italia. Dopo un inizio d’anno caratterizzato da condizioni relativamente stabili e temperature miti, l’atmosfera subirà un netto stravolgimento. Questo cambiamento sarà il risultato di un nuovo assetto delle correnti atmosferiche a livello europeo.
L’anticiclone atlantico e l’affondo artico sul Mediterraneo
Il protagonista di questa svolta sarà l’anticiclone atlantico, che si spingerà verso le Isole Britanniche e il Mare del Nord, bloccando il flusso delle miti correnti oceaniche. Questo promontorio di alta pressione aprirà la strada all’arrivo di un impulso di aria gelida direttamente dall’Artico, che scivolerà verso il Mediterraneo centrale.
La conseguenza diretta sarà la formazione di un vortice ciclonico sui mari del Sud Italia, destinato a generare maltempo su diverse regioni, con effetti più marcati al Centro-Sud e sulle due grandi isole, Sardegna e Sicilia. Il minimo di pressione si concentrerà soprattutto sul Basso Tirreno, intensificando i fenomeni lungo le zone più esposte.
Sabato 11 gennaio: peggioramento meteo su Centro-Sud e Isole
A partire da Sabato 11 Gennaio, il maltempo inizierà a interessare principalmente il medio Adriatico e il Sud Italia. Tuttavia, le precipitazioni nevose non colpiranno tutte le regioni allo stesso modo. Le regioni settentrionali, infatti, rimarranno in gran parte ai margini, protette dalla configurazione del vortice ciclonico, che si posizionerà a sud.
Il freddo si propagherà rapidamente, accompagnato da venti di bora che porteranno un deciso calo delle temperature su tutto il territorio nazionale. La neve sarà protagonista su molte regioni del Centro-Sud, ma con caratteristiche diverse a seconda delle altitudini e della vicinanza al vortice.
Neve a bassa quota sull’Abruzzo e sulle zone adriatiche
L’irruzione di aria fredda attraverso la Porta della Bora punterà le regioni del medio Adriatico, con effetti significativi soprattutto sull’Abruzzo. Qui, la neve potrebbe raggiungere quote molto basse, arrivando fino alle pianure interne, in particolare nelle aree pedemontane. Gli accumuli saranno significativi, soprattutto nei settori collinari e montuosi.
Anche le Marche e l’Alto Lazio potrebbero vedere fiocchi di neve, seppur più limitati rispetto all’Abruzzo. Il Molise, invece, sarà particolarmente colpito, con nevicate abbondanti soprattutto nelle zone interne e lungo i rilievi.
Sud Italia: neve a quote collinari, piogge intense in pianura
Il maltempo si concentrerà principalmente al Sud, dove il limite delle nevicate sarà più alto, attestandosi intorno ai 400-600 metri. In Calabria e Sicilia, l’influenza di correnti più miti limiterà le nevicate ai settori montuosi, con la neve che si presenterà a quote ancora più elevate, soprattutto lungo i versanti orientali.
Sulla Sardegna orientale, i rilievi vedranno la neve arrivare fino in collina, con fenomeni intensi legati alla configurazione del vortice ciclonico. Anche in Basilicata, nel Gargano e nelle aree interne della Campania, le colline medie e alte saranno imbiancate, regalando scenari invernali suggestivi.
Una sfuriata invernale intensa ma breve
Nonostante la sua intensità, questa ondata di freddo sarà di breve durata. Già all’inizio della prossima settimana, l’alta pressione tenderà a ristabilirsi sull’Europa centrale, interrompendo l’afflusso di aria fredda dall’Europa orientale. Le temperature rimarranno ancora rigide per qualche giorno, specialmente al Centro-Sud, per poi iniziare una graduale risalita, più evidente sulle regioni settentrionali.
Questa parentesi di meteo invernale sarà quindi un assaggio del cuore della stagione fredda, con nevicate spettacolari soprattutto nelle regioni centrali e meridionali, pronte a regalare paesaggi da cartolina.