L’evoluzione meteo è da fantascienza. Le previsioni del caldo che si abbatterà soprattutto nel Nord Italia, fanno parte di quelle proiezioni meteo che in tanti hanno da sempre giudicato fantasiose, esagerate, impossibili.
I nostri articoli sono indirizzati a discutere di eventi meteo per tutta Italia, e ben sappiamo che non fa, e non farà caldo in egual misura ovunque, e che i 40°C in Val Padana sono un evento meteo considerato non record quando avvengono in Sicilia, Sardegna e Centro Sud Italia, ma in Val Padana si.
L’evento meteo più estremo potrebbe durare altri 10 giorni, con caldo da record, localmente record, nelle regioni del Nord Italia, dove è già estremo in Emilia-Romagna e settore occidentale, ma che tenderà ad estendersi anche alle Venezie con caratteristiche che potrebbero andare oltre l’evento meteo eccezionale.
Il caldo aumenterà in tutta Italia segnatamente nelle zone interne. Nelle coste crescerà l’afa, diventando opprimente laddove non lo fosse già, e comunque con la tendenza ad assumere livelli più consoni a quelli di regioni a clima tropicale nella stagione calda.
Il 2003 citato più volte non si può paragonare al 2022 con delle sensazioni, bensì in un contesto scientifico fatto di numeri che vanno dall’osservazione meteorologica, alla previsione ad alta risoluzione. Il 2022 è un anno diverso, il meteo non si ripete, ma questo luglio come tendenza presenta valori medi superiori al 2003 come lo è stato anche giugno. Perciò sostenere che nel 2003 ha fatto più caldo è una illogicità dato che ci sono dei numeri certi dimostrare che possa esserlo.
Come scrivevamo, al momento in Italia non ci sono particolari avvisi meteo sul caldo, ne parlano i giornali, i siti meteo, il tutto nonostante la calura impressionante che ha raggiunto soprattutto il settore nord-occidentale italiano che è un’area tra le più popolate d’Europa. Oltretutto, ci sono previsioni meteo che indicano l’approssimarsi, come possibilità, di un evento atmosferico estremo e duraturo di caldo.
Il caldo dilagherà in settimana in tutta Italia, ma i maggiori picchi, rispetto alle medie locali, sono attesi al Nord, mentre punte di temperatura oltre i 40°C si potranno registrare in molte località delle zone interne della Penisola, Sardegna e Sicilia.
Sarà soprattutto la durata dell’ondata di caldo a dare i maggiori problemi. Inoltre, il refrigerio previsto dopo il 25 luglio, che ci dovrebbe essere, ma la temperatura non riuscirà a scendere verso valori nella media, bensì rimarrà superiore. Già questa era la precedente linea di tendenza.
Per altro, la temperatura quasi successivamente dopo aumenterà nuovamente per una recrudescenza dell’anticiclone africano. Ora come ora, non sappiamo di che intensità sarà la nuova ondata di caldo.
La saccatura in quota attesa verso le regioni settentrionali potrebbe dare effetti meno rilevanti rispetto a quelli prospettati precedentemente. Però, siamo distanti da quel periodo di previsione e sono necessarie conferme.
Da manuale è altamente probabile che ci saranno temporali sparsi, ma soprattutto nella regione alpine e prealpina, che potrebbero poi dilagare temporaneamente verso le pianure, dove il rischio di fenomeni meteo estremi è da mettere in conto.
Qualche addensamento nuvoloso si potrebbe verificare in Appennino, forse nel settore adriatico, con alcune possibilità di avere temporali. La temperatura dovrebbe diminuire in tutta Italia, ma sarà comunque presente un’ondata di calore senza sosta.
Una recrudescenza dell’ondata di caldo si potrebbe avere dopo il brevissimo break estivo, e protrarsi ai primi di agosto.
Rammentiamo che per le previsioni meteo l’affidabilità decresce man mano che ci allontaniamo dal giorno di emissione.