La primavera non è certo una stagione di quiete dal punto di vista meteo e ne avremo una prova evidente nei prossimi giorni. L’avvio di Maggio si preannuncia infatti piuttosto imbronciato, per gli effetti di un primo impulso d’aria fresca in transito sull’Italia.
L’atmosfera si farà così instabile al Centro-Nord, ma poi anche al Sud. L’inizio della prossima settimana sarà infatti nel segno dei temporali soprattutto pomeridiani, per via delle reiterate infiltrazioni d’aria fresca in quota. Questi temporali prediligeranno le aree interne e prossime ai rilievi, ma saranno piuttosto diffusi.
Lo scenario si complicherà ulteriormente dopo inizio settimana. Una nuova e più ficcante discesa d’aria fredda dal Nord Europa punterà il Mediterraneo Occidentale, alimentando la formazione di un ciclone che avrà delle conseguenze potenzialmente importanti sull’Italia.
Ci potrebbe così essere una fase di insidioso maltempo, con gli impulsi d’aria fredda ed instabile nordica a dare manforte al vortice in probabile rotta verso l’Italia. C’è ancora incerta sulla posizione e traiettoria di quest’area depressionaria, che dovrebbe coinvolgere parte dell’Italia.
Possibile maltempo da metà prossima settimana
Al momento, l’ipotesi più probabile vedrebbe il vortice risalire il 5 maggio dalle vicine coste nord-africane verso le due Isole Maggiori. Il maltempo investirebbe quindi Sardegna, parte delle aree tirreniche e poi il Sud Italia. Resterebbe più al riparo il Nord Italia, ancora saltato dalle piogge che tanto servirebbero.
Meteo e siccità sul Nord Italia. Arrivano davvero le GRANDI PIOGGE?
La depressione mediterranea potrebbe però mettere radici sull’Italia ed insistere sino a tutto il weekend del 7-8 Maggio. Ne deriverebbero condizioni di instabilità diffusa e a tratti marcata, con acquazzoni, temporali, grandine e clima anche relativamente fresco per il periodo.
Bisognerà probabilmente attendere attorno al 10 Maggio per ritrovare scenari più improntati al bel tempo. L’anticiclone atlantico resterebbe però ancora troppo defilato ad ovest, con l’Italia che si troverà quindi ancora esposta ad ulteriori discese d’aria fresca ed instabile dal Nord Europa.