Dopo la pesante fase di maltempo che è destinata a colpire nei prossimi giorni gran parte dell’Italia, in particolare le regioni settentrionali e quelle del versante tirrenico, l’attenzione si sposta verso il fine settimana pasquale, nella speranza di un miglioramento delle condizioni meteo.
Tra Mercoledì 16 e Giovedì 17 Aprile, come già anticipato in diversi articoli, ci attendiamo la fase clou di questa ondata di maltempo, con piogge molto abbondanti, temporali intensi e nevicate copiose sulle Alpi oltre i 1800-2000 metri, e con rischio di criticità idrogeologiche specialmente su Piemonte, Liguria, Emilia, Lombardia, Triveneto e Toscana.
Tuttavia, uno spiraglio di stabilità potrebbe aprirsi a inizio weekend, ovvero nella giornata di Sabato 19 Aprile, quando l’evoluzione dei modelli prevede una temporanea attenuazione del maltempo. La giornata potrebbe risultare più stabile, in un contesto comunque variabile, con la presenza di nuvolosità irregolare alternata a schiarite, più ampie e durature al Sud e lungo le coste adriatiche. Non si tratterà ancora di una solida Alta Pressione, ma quantomeno di una pausa asciutta dopo i giorni turbolenti precedenti.
Per la giornata di Pasqua, Domenica 20 Aprile, l’incertezza previsionale cresce, ma gli ultimi aggiornamenti mostrano un quadro piuttosto preoccupante: un nuovo ciclone depressionario in arrivo dalla Penisola Iberica, potrebbe infatti avvicinarsi all’Italia portando con sé un nuovo e marcato peggioramento del tempo. A essere maggiormente esposte al rischio di piogge e temporali sarebbero ancora una volta le regioni centro-settentrionali, con la possibilità che le festività pasquali risultino compromesse proprio in queste aree. Il Sud, invece, potrebbe rimanere ancora parzialmente protetto, mantenendo condizioni più asciutte e miti.
Per quanto riguarda la Pasquetta, Lunedì 21 Aprile, lo scenario resta ancora incerto, ma al momento si delinea la possibilità che il maltempo domenicale possa estendersi, mantenendo un quadro instabile anche in avvio di settimana. Saranno necessari ulteriori aggiornamenti per comprendere l’evoluzione più precisa, ma al momento le notizie non sono incoraggianti – come abbiamo visto – per il Centro-Nord, mentre il Sud mantiene qualche margine di speranza in più.
