Correnti gelide dai Balcani, di origine russa, stanno per traghettare l’Italia verso una fase di meteo decisamente invernale. Oltre al freddo arriverà anche qualche nevicata. Aria ancor più rigida è attesa giungere in avvio di settimana.

Nonostante si tratti di masse d’aria piuttosto secca, non mancherà qualche precipitazione nevosa sino a bassissima quota. L’instabilità potrebbe essere in particolare innescata dal cosiddetto fenomeno dell’ASE (Adriatic Snow Effect) o ASES (Adriatic Sea Effect Snow).
Il fenomeno meteo in questione si verifica in coincidenza dell’arrivo di freddo intenso nei bassi strati, dovuto a masse d’aria artica continentale. Si innesca marcata instabilità nel momento in cui l’aria gelida scorre sulla superficie marina ben più temperata.
Questa dinamica comporta lo sviluppo di nubi e rovesci innescati dall’impatto dell’aria molto fredda nei bassi strati con il mare. Rovesci nevosi si possono verificare anche lungo la costa, soprattutto quando l’Adriatic Sea Effect Snow si verifica in coincidenza d’irruzioni d’aria gelida.
Effetto Neve simile a quello degli USA
Tale fenomeno ha delle similitudini con quello che avviene sui Grandi Laghi Americani, dove esiste il famoso “Lake Effect Snow”. Nel caso del continente nord-americano, l’aria gelida artica irrompe sui vasti bacini lacustri, sollevando in maniera repentina e violenta l’aria più tiepida ed umida presente in superficie.
La zona dei Grandi Laghi USA è soggetta a questo tipo di eventi, con coinvolgimento specie degli Stati di New York, Michigan ed Ontario sulle zone esposte. Buffalo, trovandosi affacciata sul Lago Erie, è famosissima per i grandi blizzard che si verificano proprio a seguito del Lake Effect Snow.
Maggiore è la differenza di temperatura tra l’aria fredda in arrivo e la superficie dell’acqua, maggiori sono i contrasti che determinano la genesi di nuvolosità e conseguenti fenomeni precipitativi nevosi capaci di risultare particolarmente intensi.
Nel nostro Mediterraneo, questo fenomeno si può osservare più facilmente in Adriatico, come si osserverà nei prossimi giorni. Si tratta del bacino marittimo esposto direttamente alle irruzioni d’aria gelida d’estrazione russo-siberiana da nord o da nord/est che giungono dai Balcani.
Per questo motivo abbiamo il nome di “Adriatic-Sea Effect Snow”. Si generano così quelle turbolenze propizie alla formazione di nubi con conseguenti temporali nevosi lungo le aree esposte (fin sulla costa nei momenti d’assenza di vento dal mare al suolo), dalla Romagna fino alla Puglia Settentrionale.