Da un paio di giorni a questa parte i modelli previsionali hanno virato, pesantemente, in direzione di un’accelerazione invernale importante. Le condizioni meteo climatiche potrebbero cambiare, pesantemente, tra non molto.
Sì, tra non molto. Difatti dopo la prevalenza di bel tempo – complice la persistenza del possente Anticiclone – nella giornata di sabato un primo nucleo d’aria fredda potrebbe coinvolgere il nostro Paese. Dovrebbe trattarsi di un’irruzione destinata a colpire maggiormente l’Europa orientale e sudorientale, una sorta di remake di quanto accaduto i giorni scorsi.
La cosa importante, però, è che tale azione dovrebbe rivelarsi preparatoria all’irruzione ben più corposa dei primi di febbraio. Un vero e proprio bolide artico, destinato a penetrare sul Mediterraneo creando i presupposti per una fase invernale coi fiocchi. Attualmente sussistono delle divergenze modellistiche importanti, da un lato troviamo i centri di calcolo americano che ci vanno giù pesante, indicando l’Italia come l’obbiettivo principale della colata.
Se così fosse le nostre regioni si troverebbero in pieno inverno, significa che andremmo incontro a un peggioramento foriero di nevicate a bassissima quota.
Dall’altro lato troviamo il centro di calcolo europeo, che nell’ultima corsa disponibile sembra volersi allineare agli americani ma con alcune differenze nella traiettoria d’ingresso dell’aria fredda. Ovvero l’irruzione potrebbe risultare un po’ più orientale, coinvolgendo maggiormente le regioni adriatiche e del Sud.
Differenze legate al posizionamento dell’Alta Pressione, che nel primo caso risulterebbe più occidentale facilitando l’ingresso dell’irruzione nel cuore del Mediterraneo, mentre nel secondo caso sarebbe un po’ più invadente costringendo l’aria fredda a percorrere binari più orientali.
Vedremo chi avrà ragione ma già il fatto che l’impianto evolutivo venga confermato da tutti i centri di calcolo significa che l’Inverno sta per tornare con più convinzione.