A lungo c’è stato un allarme tsunami in tutto il Pacifico meridionale, dall’Australia fino alla costa occidentale degli Stati Uniti e sino al Cile, dopo l’esplosione di uno dei tanti vulcani sottomarini al largo dell’isola di Tonga. Lo tsunami ha costretto i residenti a fuggire verso le alture, mentre onde altissime hanno interessato tutto l’arcipelago, dove per altro un’onda d’urto ha frantumato i vetri degli edifici.
La minaccia di tsunami innescata dall’Hunga Tonga-Hunga Haʻapai in un’ampia area del Pacifico è stata definita ormai superata, anche se resta alta l’attenzione dei vulcanologi. Il vulcano sottomarino è attualmente in eruzione, ma non ci dovrebbero essere nuove esplosioni di pari o maggiore portata, ma la situazione è sotto monitoraggio da parte dei vulcanologi.
Nel frattempo, da Tonga giungono le immagini della catastrofe che si è avuta dal mare e che poi si è estesa a terra. Ma queste giungono ai margini dell’area investita dall’evento, in quanto in prossimità dell’esplosione, i collegamenti sono interrotti.
Tonga è un arcipelago del Pacifico e vi sono diversi vulcani attivi in superficie e sottomarini.