
(METEOGIORNALE.IT) Dopo i primi giorni di Novembre caratterizzati da una certa variabilità e dal passaggio di una perturbazione, la situazione meteorologica sull’Italia è destinata a cambiare radicalmente. Tra il 4 e il 6 Novembre si consoliderà infatti un’ampia struttura di alta pressione di matrice sub-tropicale, che garantirà una fase di tempo stabile, soleggiato e complessivamente mite su gran parte del Paese.
L’Anticiclone, in estensione dal Nord Africa verso il bacino del Mediterraneo, porterà un generale miglioramento delle condizioni atmosferiche e quindi giornate prevalentemente serene o poco nuvolose. Tuttavia, nei bassi strati proprio la forte stabilità atmosferica si tradurrà in cieli : nelle pianure del Nord, in particolare sulla Pianura Padana, saranno possibili nebbie e foschie anche persistenti nelle ore più fredde, oltre a qualche addensamento nuvoloso di tipo basso.
Le temperature subiranno una lieve flessione, specie nei valori minimi, con notti più fresche e mattinate frizzanti. Anche i valori massimi tenderanno a calare leggermente in pianura, dove l’inversione termica manterrà le temperature più contenute. In quota e nelle regioni del Centro-Sud, invece, il respiro caldo dell’anticiclone sarà più evidente: si potranno ancora raggiungere punte di 19-20°C lungo i settori tirrenici, sulle isole maggiori e persino nelle vallate alpine, dove l’aria mite si farà sentire soprattutto nelle ore centrali soleggiate.
Questa fase di stabilità, tuttavia, non sembra destinata a durare a lungo. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici indicano infatti un probabile cedimento dell’alta pressione tra il 7 e l’8 Novembre, con il ritorno di correnti più umide e instabili di origine atlantica. Una prima perturbazione potrebbe interessare soprattutto il Centro-Sud e le isole maggiori nella parte finale della settimana, seguita da altri impulsi perturbati nel periodo successivo.
Il tempo, dunque, potrebbe tornare a movimentarsi nel prosieguo della prima parte di Novembre, con nuove piogge e fasi di maltempo da confermare nei prossimi aggiornamenti previsionali.
Per l’elaborazione dell’articolo sono stati consultati modelli matematici autorevoli come ECMWF e GFS. (METEOGIORNALE.IT)



