(METEOGIORNALE.IT) Le mappe che arrivano dai principali modelli meteorologici segnalano con chiarezza un evento di portata eccezionale: un anticiclone africano in espansione verso l’Europa centrale e il Mediterraneo, con valori di geopotenziale a 500 hPa e temperature a 850 hPa ai limiti o oltre i record per il mese di SETTEMBRE.
Un anticiclone africano di intensità straordinaria
Le prime elaborazioni, valide da MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE, mostrano un robusto campo di alta pressione con massimi geopotenziali in risalita dal Nord Africa verso il cuore del continente europeo. La cupola anticiclonica, accompagnata da aria caldissima in quota, si presenterà con anomalie fortemente positive, in particolare tra ITALIA, BALCANI e FRANCIA.
Il segnale è inequivocabile: un’ondata di calore che per intensità si avvicina ai valori più estremi mai registrati a SETTEMBRE nella seconda decade del mese.
Mappe meteo eloquenti
Le mappe mostrano l’evoluzione di un intenso anticiclone africano tra il 17 e il 21 SETTEMBRE 2025, con focus su Europa e Italia.
Mappe geopotenziale 500 hPa: evidenziano l’espansione di un campo di alta pressione subtropicale con valori eccezionali sull’area mediterranea. I colori rosso e viola mostrano anomalie record tra ITALIA, BALCANI e FRANCIA, segnalando una cupola anticiclonica di intensità storica per SETTEMBRE.
Mappe temperature 850 hPa: mostrano l’anomalia termica associata. La massa d’aria calda risale dal NORD AFRICA e si concentra dapprima sull’ITALIA, per poi spostarsi verso la FRANCIA e l’EUROPA CENTRALE. Le aree in rosso scuro e viola indicano valori oltre il 99,5° percentile, quindi prossimi o superiori ai record stagionali.
Evoluzione temporale:
- MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE → primi segnali di forte riscaldamento sull’ITALIA.
- GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE → fase più acuta con caldo estremo su gran parte della Penisola.
- VENERDÌ 19 e SABATO 20 SETTEMBRE → il nucleo rovente si concentra tra FRANCIA e NORD ITALIA.
- DOMENICA 21 SETTEMBRE → persistenza dell’anomalia termica, con picchi ancora intensi su ALPI e PIANURA PADANA.
Temperature a 850 hPa: valori record sull’Italia
Giovedì 18 e VENERDÌ 19 SETTEMBRE la massa d’aria più calda raggiungerà l’ITALIA, con anomalie termiche di oltre 10°C rispetto alla media stagionale. Le mappe evidenziano valori estremi soprattutto su NORD ITALIA, SARDEGNA e aree interne del CENTRO, con picchi che superano le soglie del 99,5° percentile, equivalenti a temperature record per il periodo.
Al suolo questo potrebbe tradursi in massime oltre i 35-37°C, con punte localmente superiori nelle pianure interne e nelle valli più chiuse.
Il cuore del caldo tra ITALIA e FRANCIA
Nelle giornate di SABATO 20 e DOMENICA 21 SETTEMBRE l’ondata di calore si sposterà più decisa verso la FRANCIA e il NORD ITALIA, mantenendo però valori anomali anche su gran parte della Penisola. Le mappe mostrano il nucleo più intenso proprio a cavallo delle ALPI, con risvolti pesanti anche per la persistenza di condizioni anticicloniche.
Conseguenze meteorologiche
Un evento del genere in pieno SETTEMBRE ha diverse conseguenze:
- caldo estremo, seppur con una ridotta radiazione solare, l’eventuale persistenza dell’evento meteo, potrebbe conseguire a disagi soprattutto nelle città e nelle aree metropolitane;
- stress idrico per i terreni agricoli già provati dall’estate, ma soprattutto, ulteriore per le piante che hanno subito il caldo estivo. Noterete in molte città che dal culmine dell’estate cadono le foglie dagli alberi;
- maggior rischio di incendi su SARDEGNA, SICILIA e aree interne del CENTRO-SUD;
- fenomeni temporaleschi violenti possibili al termine della fase calda, quando correnti atlantiche tenteranno di sfondare il muro anticiclonico.
Un SETTEMBRE che potrebbe farsi ricordare
Il segnale di eccezionalità è forte: un’ondata di calore africano che si presenta con caratteristiche più tipiche di LUGLIO o AGOSTO, ma che nel cuore di SETTEMBRE diventa indicatore evidente di un clima che cambia. L’ITALIA si ritroverà ancora una volta al centro di un’anomalia termica storica, con conseguenze che andranno oltre il breve termine.
Credits:
- Nature – European Heat Wave Analysis 2025
- Communications Earth & Environment – African Heat Wave Research
- Copernicus Climate Change Service
- European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF)
- Mercator Ocean International – Mediterranean Heat Wave Study
- Imperial College London Climate Research










