La linea di tendenza meteo dei prossimi dieci giorni è grossomodo confermata e certamente segue una linea più invernale che primaverile su gran parte d’Italia. Il merito va senza dubbio al grande cambio di circolazione che si instaurerà tra Russia, Europa e Atlantico, grazie al decentramento del vortice polare proprio sull’Eurasia di cui vi parlavamo questa mattina.
Il vortice polare si riverserà quasi del tutto tra l’Europa settentrionale e la Russia, lasciando sulle restanti regioni polari pochissime depressioni gelide. Questo sconquasso barico sulle regioni polari porterà effetti anche alle latitudini temperature come il Mediterraneo, seppur non in modo diretto. Quel serbatoio gelido così vasto che avvolgerà la Scandinavia e la Russia europea non avrà modo per gettarsi sul Mediterraneo, ma potrebbe scaturire altre conseguenze senza dubbio interessanti per l’Italia.
Parte del gelo tenderà a riversarsi sull’Europa nord-occidentale e l’Atlantico, dando vita ad una serie di depressioni che, seguendo l’effetto pendolo, potranno scivolare verso lo Stivale a partire dall’inizio della prossima settimana. Queste perturbazioni, decisamente fredde (ma non gelide) regaleranno altre preziose precipitazioni su tante nostre regioni, in particolare al nord e lungo il versante tirrenico. Le tanto attese perturbazioni atlantiche, figure ormai assenti da parecchi mesi, potrebbero donare tantissima neve sui monti, sia sulle Alpi che lungo l’Appennino centro-settentrionale. Un vero e proprio toccasana dopo tanta siccità.
Essendo perturbazioni alimentate da aria fredda artica, è chiaro che il clima si manterrà freddo su buona parte d’Italia, in particolare al nord e sulle regioni centrali. Inoltre non escludiamo la possibilità di nevicate fino a bassa quota sul settentrione. L’arrivo delle correnti nord-occidentali ricche di precipitazioni è atteso, secondo le ultime elaborazioni, tra lunedì 6 e venerdì 10 marzo.
Sulle regioni meridionali prevarranno le correnti più tiepide di libeccio e scirocco, come spesso avviene in occasione del maltempo da ovest, ovvero coadiuvato dalle perturbazioni atlantiche. Questo però non esclude l’arrivo del maltempo, più probabile sui settori tirrenici. Insomma è sempre più evidente che la prima decade di marzo sarà dominata da condizioni meteo tutt’altro che primaverili.