Grazie soprattutto a una terza decade fredda, il mese di febbraio 2023 in Italia è stato, solamente, il 31° più caldo in Italia a partire dal 1800.
E’ questo il risultato delle analisi condotte dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR.
Rispetto alla media del trentennio 1991-2020 è stato di +0,57°C più caldo, rimanendo lontano dal febbraio 2016, che con i suoi +2,33°C di anomalia termica risulta il più caldo dell’intera serie. All’estremo opposto troviamo il febbraio del 1814 con un’anomalia di -7,01°C.
Temperature medie: più caldo al Nord che al Sud
In relazione al clima medio di riferimento di ogni macro-regione, febbraio 2023 è stato più caldo al Nord che al Sud:
al Nord Italia è stato il 16° più caldo con un’anomalia rispetto alla media 1991-2020 di +1,47°C;
al Centro Italia è stato il 51° più caldo con un’anomalia di +0,07°C;
al Sud Italia è stato il 62° più caldo con un’anomalia di -0,01°C.
Suddividendo ancora per macro-regioni più piccole, l’anomalia positiva è stata maggiore al Nord Ovest che al Nord Est, quella negativa in Sardegna e Sicilia rispetto al Centro e al Sud.

Temperature minime: un mese quasi normale
Analizzando le temperature minime, si nota che le anomalie positive rispetto al trentennio 1991-2020 sono state contenute e, al Centro e al Sud, decisamente negative, cioè di notte ha fatto più freddo della media.
Le temperature minime del mese sono state, infatti, solo 0,24°C più alte della norma trentennale, piazzandosi al 50° posto tra le più calde dal 1800, ma con differenze importanti tra il Nord e il resto d’Italia: al Nord sono state 1,10°C maggiori della norma, al Centro 0,49°C minori della norma e al Sud 0,33°C minori della norma.
Il mese più caldo in questo caso è stato complessivamente per l’Italia il febbraio 2014, con differenze tra il Nord, dove è stato il 1966 e il Centro-Sud, dove è stato il 2016.
Temperature massime: Nord Italia sempre sugli scudi
Anche per quanto riguarda il parametro delle temperature massime è sempre il Nord Italia a risultatre più caldo, rispetto al proprio clima medio, rispetto al resto della nazione.
Le anomalie a livello italiano sono state di +0,91°C (24° posto tra i più caldi), suddivise tra +1,83°C al Nord (11° posto tra i più caldi), +0,62°C al Centro (32° più caldo), +0,30°C al Sud (49° più caldo).
In questo caso in tutta Italia, pur con le differenze viste sopra, le anomalie sono state positive, quindi a livello di temperature massime ha fatto più caldo della norma.
Il confronto con le temperature medie 1991-2020
Va sottolineato che il CNR effettua il confronto con le temperature medie del trentennio 1991-2020, cioè il più caldo della serie climatica che inizia nel 1800. Se si facesse il confronto con i trentenni precedenti le anomalie sarebbero molto più pronunciate.
Siccome il riscaldamento climatico non accenna a invertire la rotta, salvo grosse sorprese nei sette anni che rimangono, è quasi certo che le temperature medie 2001-2030 saranno superiori a quelle 1991-2020.
Il problema della pioggia al Nord
Febbraio 2023 è stato molto secco al Nord Italia, riproponendo il problema della siccità. Purtroppo, anche a marzo sta proseguendo il periodo di quasi assenza delle precipitazioni. Statisticamente, però, la primavera è un periodo piovoso al Nord Italia, per cui c’è qualche speranza che le precipitazioni riprendano prima dell’estate.
Al Sud Italia, invece, le piogge sono state solo leggermente al di sotto della norma.
Meglio in Italia che nel resto d’Europa e del Mondo
Fatta eccezione per la Spagna e il Portogallo, nel resto d’Europa il mese di febbraio 2023 ha avuto anomalie termiche positive più consistenti rispetto all’Italia, con punte anche di oltre 2°C sopra la media del trentennio 1991-2020 in Europa settentrionale e orientale.
A livello globale, secondo le analisi della NOAA, febbraio 2023 è stato il quarto mese di febbraio più caldo a partire dal 1850. In Italia, solamente il trentunesimo.
… E meglio febbraio che gennaio
Secondo l’ISAC-CNR, l’ultimo mese di gennaio in Italia è stato l’undicesimo più caldo a partire dal 1800 con un’anomalia termica nazionale di +0,96°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Anche in questo caso l’anomalia è stata maggiore al Nord (+1,41°C) rispetto al Centro (+0,65°C) e al Sud (+0,67°C).
L’andamento climatico, in Italia, sembra migliorare un po’ rispetto ai mesi precedenti, considerando che dicembre 2022 era stato il secondo più caldo a livello nazionale e l’intero anno 2022 addirittura il più caldo a partire dal 1800!