Fino a questo momento abbiamo parlato della debolezza del Vortice Polare o meglio, della difficoltà nel condizionamento dei piani bassi dell’atmosfera. Ciò si è tradotto in condizioni meteo climatiche mediamente invernali ma soprattutto piuttosto perturbate.
Perturbazioni che sono transitate assiduamente sul nostro Paese, riuscendo ad apportare precipitazioni – piogge e anche neve – comunque importanti. A livello termico non ci siamo allontanati troppo da quelle che dovrebbero essere le medie stagionali, ma all’orizzonte si prospettano cambiamenti radicali.
Come ben saprete siamo in attesa dell’Alta Pressione, Alta Pressione che nel corso della settimana natalizia porterà sole e temperature massime in aumento. Ed ecco che torneremo a parlare di anomalie termiche positive, come se ne sentissimo la mancanza…
Ma la vera novità odierna è rappresentata dalle ultimissime proiezioni modellistiche e in particolare quelle che prendono in considerazione i vari pattern climatici. Cosa ci dicono? Beh, nulla di buono. Probabilmente l’Anticiclone durerà più del previsto, significa che potrebbe andare oltre in Natale. Significa che potrebbe accompagnarci verso fine anno.
Per quale motivo? Facilmente immaginabile: un rinforzo del Vortice Polare. Ora, non significa necessariamente che l’Inverno stia finendo qui, ma di certo se dovesse riuscire a comunicare coi piani inferiori dell’atmosfera – ovvero la troposfera – ecco che le condizioni meteo invernali verrebbero rimandate a data da destinarsi.
Il punto è proprio che la troposfera potrebbe mostrarsi reattiva, respingendo al mittente i tentativi di condizionamenti. Ciò potrebbe ritorcersi contro il Vortice Polare stesso, che a quel punto subirebbe nuovi attacchi in forma di iniezioni di calore provenienti dal basso.
E’ ancora troppo presto per capire cosa avverrà compiutamente, al momento preferiamo fermarci qua prendendo atto che ancora una volta l’Alta Pressione potrebbe durare più del previsto.
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