Negli ultimi anni non sono mancate nemmeno in Italia le occasioni per grandinate devastanti nell’ambito di un meteo sempre più estremo. In alcuni casi varie persone, colte all’improvviso dalla furia degli elementi, sono costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso per ferite alla testa.
Stiamo entrando nel pieno della stagione meteo della grandine, trattandosi di un tipo di precipitazione più frequente tra tarda primavera ed estate, a dispetto dei luoghi dei comuni e della convinzione errata della maggior parte delle persone.
L’Estate è la stagione grandinigena per eccellenza, almeno sul Nord Italia. Per via del maggior calore, le grandinate possono avere però risvolti assai dannosi. Ricordiamo che la grandine in genere è un fenomeno che si verifica in forma molto localizzata.
La grandine di maggiore dimensione si sviluppa in condizioni climatiche relativamente calde, con forte riscaldamento del suolo che esalta le correnti ascensionali. I danni più o meno rilevanti non sono proporzionali solamente alla dimensione del chicco, ma dipendono da una somma d’altri fattori.
Queste variabili, correlate ai potenziali danni di una grandinata, sono cinque e sono costituite da: dimensione del chicco di grandine; velocità di caduta del chicco; durezza del chicco; forma del chicco; orientamento della traiettoria di caduta del chicco.
Alcuni record della grandine
Come frequenza, è più facile imbattersi in una grandinata nel Kenya. Una delle località più martoriate è sicuramente Kericho, una città alle pendici della foresta montana dell’Africa Orientale. Qui mediamente la grandine cade giù per almeno 50 giorni all’anno.
Fra le aree dove invece si verificano i maggiori eventi devastanti figurano il Nord India (altopiano del Deccan) ed il Bangladesh. Il più possente chicco di grandine mai trovato pesava quasi 1,1 kg ed è caduto proprio in Bangladesh il 14 aprile 1986.
Durante questa tempesta, con chicchi di grandine come zucche, morirono 92 persone. Il 30 aprile 1888, una grandinata nei distretti di Moradabad e Beheri aveva ucciso ben 246 persone, diventando così la tempesta più letale mai conosciuta per il territorio dell’India.
Negli Stati Uniti, territorio dove le grandinate possono risultate particolarmente distruttive, il 23 luglio 2010 venne ritrovato il chicco più grande. Secondo le misurazioni effettuate all’epoca, il chicco (definirlo tale è a dir poco riduttivo) misurava oltre 20 cm di diametro, 47.3 cm di circonferenza e pesava quasi 880 grammi.
Simili grandinate talvolta si verificano anche in Europa. Ricordiamo che le previsioni meteo non possono delineare le località dove cadrà grandine di grosse dimensioni, ma solo fornire un indice di rischio. Le grandinate cadono con irregolarità, in una grande città spesso sono coinvolte solo piccole aree di quartieri.