
Che l’Estate mediterranea sia una stagione secca lo sappiamo tutti. Che negli ultimi decenni l’Anticiclone africano abbia preso il sopravvento è altrettanto risaputo. Ma puntualmente, quando la Primavera avanza, in tanti ci domandate come sarà la stagione estiva.
Non avendo la sfera di cristallo dobbiamo necessariamente fare affidamento in primis ai modelli stagionali, dopodiché possiamo provare a dare una nostra interpretazione di alcuni pattern climatici capaci di darci qualche indicazione sull’impianto circolatorio emisferico.
Per quanto riguarda le stagionali beh, non promettono nulla di buono. Caldo e pochissime piogge, questo il comune denominatore dei principali centri di calcolo internazionali. Visto e considerata la crescente affidabilità di questi strumenti – basti pensare che sull’Inverno c’avevano visto giusto – non possiamo far finta di nulla.
Se dovessimo concentrarci sui pattern climatici gli scenari ipotizzabili non si discosterebbero affatto. Dopo annate caratterizzate dalla Nina – peraltro veniamo da due anni consecutivi con questo fenomeno – le statistiche ci dicono che le estati successive hanno buone probabilità di mostrarsi calde e avare di precipitazioni.
Tutto quadra, insomma. Tutto lascia presagire che andremo incontro a un’Estate segnata dalla presenza dell’Anticiclone Africano. Le anomalie termiche potrebbero essere prolungate e possenti, così come quelle pluviometriche. Ed è per questo motivo che abbiamo necessità di una Primavera piovosa, una Primavera in grado di ricucire lo strappo precipitativo dell’Inverno.
Le premesse, in tal senso, ci sono e all’orizzonte s’intravede un trambusto circolatorio niente male. Ma lo ripetiamo, se vogliamo affrontare l’ennesima Estate rovente senza doverci preoccupare della carenza idrica dobbiamo sperare che aprile e maggio possano portarci tanta pioggia. Tanta, ma senza la solita violenza del meteo estremo.