L’inverno sta facendo sul serio anche in Siberia, dove le temperature sono ulteriormente crollate verso valori localmente eccezionali. La Yakutia ha oltrepassato il muro dei -60 gradi, nelle aree d’altopiano maggiormente esposte ad avere valori così rigidi nel cuore della stagione fredda.

Delyankir con -61,0°C è stata la località più rigida ed è un valore abbastanza inconsueto per la prima decade di dicembre. Il record assoluto per tale località è di -65°C, ma misurato nel mese di gennaio. Altre località freddissime sono state la famosa Ojmjakon con -58,9°C, Nera con -55,5°C e Yurty con -55°C.
Questi picchi rigidi si raggiungono in zone particolarmente soggette a fortissime inversioni termiche. Negli ultimi giorni si è adagiata una massa d’aria molto gelida e secca, poi si sono create le condizioni perfette con calma di vento e lunghe nottate dal cielo limpido.
Inizio inverno molto rigido dopo tempo
Da diversi anni non si raggiungevano valori così bassi, ma d’altronde gli ultimi inverni sono risultati piuttosto anomali ed eccezionalmente miti. Le nevicate da record, che spesso hanno sepolto la Siberia, sono state favorite dal clima in realtà eccessivamente mite.
Non devono sorprendere però valori così rigidi a dicembre, in quanto entro fine mese si raggiunge normalmente il cosiddetto periodo potenzialmente più gelido, a causa della radiazione solare bassissima che tocca il minimo attorno al solstizio.
Tutto questo gelo in Siberia tende a sedimentarsi ulteriormente al suolo a rafforzare l’intenso raffreddamento in tutta l’area. Si tratta di un cuscino d’aria gelida molto difficile da scalzare, anche in caso d’avvezioni d’aria più mite.
Se tale lago gelido dovesse permanere, chiaramente si potrebbero creare tutta una serie di effetti a catena nel caso in cui si creassero le condizioni per la spinta di tale gelo verso ovest, in direzione della Russia e del Continente Europeo.