POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO ALL’11 LUGLIO
Per poter tracciare con precisione una dinamica meteo climatica sul lungo periodo, proiettandoci in direzione di metà luglio, dovremo attendere che i modelli matematici di previsione leggano al meglio la disposizione barica sul continente europeo.
Al momento ciò che possiamo dirvi è che il cambiamento avverrà e sarà un cambiamento innescato da un ritorno di fiamma delle correnti fresche oceaniche. Il flusso zonale si abbasserà di latitudine, questo possiamo assolutamente confermarlo, riuscendo a insinuare aria fresca all’interno dell’Alta Pressione africana. Significa che vi saranno dei contrasti termici importanti, forieri di temporali.
Ciò che è mutato, rispetto a ieri, è l’eventuale inserimento di un vortice ciclonico secondario il quale andrebbe ovviamente a sconquassare ben più pesantemente lo scenario meteo climatico.
IL METEO A BREVE TERMINE
Come vi sarete accorti e come vi avevamo preannunciato, la settimana in corso avrebbe sancito l’ulteriore consolidamento dell’Alta Pressione.
Alta Pressione che sta letteralmente esplodendo e non stiamo parlando di una struttura qualsiasi, stiamo parlando dell’Alta Africana. E’ per questo che le temperature stanno salendo, proiettandosi con facilità su valori ben oltre le medie stagionali. Tra oggi e giovedì, giusto per darvi un’idea, i termometri potrebbero raggiungere punte di 37-38°C in alcune zone d’Italia. Addirittura occasionalmente potrebbero arrivare i 40°C, come nel caso delle due Isole Maggiori.
Poi aumenterà l’afa, che ci ricorderà che siamo a luglio e che in questo periodo può fare veramente tanto tanto caldo. Da non sottovalutare i temporali che potrebbero verificarsi sull’arco alpino, ma occhio perché nel weekend un’intrusione più consistente d’aria fresca potrebbe facilitare la propagazione dei fenomeni anche verso sud. Ovviamente il tutto condito da un calo delle temperature.
POI IL BREAK
A prescindere da quelli che saranno gli effetti a carattere locale, non possiamo far altro che confermare il break del periodo a cavallo tra il 7 e il 12 luglio. Resta da capire quale sarà l’effettiva intensità, perché rispetto a quanto emerso dall’analisi modellistica di ieri qualcosa è mutato.
Ricorderete che avevamo parlato dell’ipotesi “goccia fredda”, avanzata tra l’altro dal modello europeo ECMWF. Ecco, diciamo che tale ipotesi ha perso un po’ di mordente e sembra si possa procedere verso la view del modello americano GFS.
Una view certamente meno estrema, ma non per questo meno importante. Perché comunque si avrebbero temporali diffusi e soprattutto un generalizzato calo delle temperature. Il tutto per il passaggio di masse d’aria fresca di origine atlantica.
Lo ripetiamo, è ancora prematuro addentrarci in dettagli previsionali, in questo momento non avrebbe alcun senso perché come potete vedere la situazione è totalmente in evoluzione. Attenderemo ancora qualche giorno e poi probabilmente potremo sciogliere la prognosi.
IN CONCLUSIONE
Ciò che non dobbiamo e non possiamo scordarci è che quando abbiamo a che fare con l’Anticiclone africano eventuali peggioramenti debbono necessariamente fare i conti con la possanza di una struttura anticiclonica difficilmente attaccabile.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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