POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 28 MARZO. Forse un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma che possiamo farci? Le condizioni meteo dell’Inverno non sono mai state consone, abbiamo parlato abbondantemente di anomalie positive e deficit pluviometrici, poi d’improvviso il cambiamento.
Cambiamento arrivato con Marzo, all’inizio della Primavera meteorologica, cambiamento che ci sta accompagnando con scenari di spiccata dinamicità atmosferica tra sussulti polari e temporanee fiammate primaverili. Cosa manca all’appello? Solamente il colpo di coda dell’Inverno e a quanto pare i modelli matematici di previsione sono sempre più convinti che si farà.
Attenzione alla prossima settimana, quella che decreterà ufficialmente anche l’inizio della Primavera astronomica e che ci immetterà nell’ultimo tratto del percorso mensile. Da est si prospetta un’irruzione fredda o meglio, si profila l’ingresso di un nucleo di aria gelida sul Mediterraneo. Sulla traiettoria è troppo presto per pronunciarsi, ma pare che possa avere effetti importanti anche in Italia se non addirittura colpire direttamente le nostre regioni.
IL METEO A BREVE TERMINE
La settimana scorrerà via sostanzialmente anticiclonica. Ma non sarà un’Alta Pressione possente, soprattutto non sarà mite come accaduto i giorni scorsi.
La struttura è insidiata sia da ovest, laddove è presente una goccia fredda tra Penisola Iberica e Marocco, sia da est, dove al contrario si fa strada una massa d’aria fredda che dal Mar Nero dovrebbe scivolare in direzione di Grecia e Turchia.
In quest’ultimo caso possiamo dirvi che qualche spiffero d’aria fredda in quota riuscirà a penetrare, segnatamente tra mercoledì e giovedì, ma al di là di qualche sterile annuvolamento non dovrebbe provocare alcun genere di fenomeno. In tema di temperature possiamo aggiungere che dopo gli eccessi al rialzo dei giorni scorsi si prospettano giornate all’insegna della normalità. O quasi.
GRANDI MANOVRE
Ne stiamo parlando da tempo, non potrebbe essere altrimenti. Dopo un Inverno costretti a commentare un Vortice Polare a perdifiato, siamo giunti al capolinea: ci sta per salutare. Il processo di smantellamento, come ampiamente ipotizzato, sembra potersi realizzare in modo traumatico ed è per questo motivo che i modelli matematici di previsione ci stanno facendo vedere configurazioni bariche profondamente invernali.
In particolare si scommette su uno spostamento dell’Alta Pressione verso nord, ovvero tra le Isole Britanniche e la Scandinavia, il ché significa molto semplicemente che lungo il bordo meridionale si insinuerà aria gelida proveniente dall’Artico Russo. Sarà aria molto fredda, che invaderà l’Europa orientale e che potrebbe giungere sulle nostre regioni tramite un nucleo freddo secondario.
POSSIBILI EFFETTI
Detto che sulla traiettoria del nucleo c’è ancora molta incertezza – qualche modello lo vede al Centro Sud, qualche altro sul Nord Italia – gli effetti potrebbero comunque essere importanti.
Su varie regioni d’Italia potrebbero verificarsi nevicate a bassissima quota e potrebbe trattarsi di nevicate ripetute. Significa che il deposito al suolo potrebbe esserci, nonostante le giornate siano ormai lunghe e sia imminente il cambio d’orario.
IN CONCLUSIONE
Sarebbe a tutti gli effetti un colpo di coda invernale coi fiocchi, una di quelle irruzioni tipiche dei mesi di gennaio e febbraio e una di quelle irruzioni che nel corso dell’Inverno non s’erano mai viste. Se tutto sarà confermato, potrebbe creare non pochi fastidi in questo periodo particolarmente delicato per l’Italia per la pandemia in atto.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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