METEO SINO AL 26 MARZO 2020, ANALISI E PREVISIONE
Comincia a cedere l’anticiclone sull’Italia, incalzato dall’approssimarsi di infiltrazioni più umide atlantiche. Ne derivano primi cenni d’instabilità atmosferica, sebbene in un contesto sempre pienamente primaverile. I massimi di pressione si vanno infatti già sbilanciando verso le Isole Britanniche ed il Mar di Norvegia.
Stanno infatti iniziando le grandi manovre sullo scacchiere barico europeo, con il rinforzo dell’anticiclone tra il Mare del Nord e il comparto baltico-scandinavo, lasciando così più scoperta l’area centro-meridionale europea ed il Mediterraneo. Lungo il fianco destro dell’anticiclone inizierà a scendere aria molto fredda in propagazione all’Europa Centro-Orientale.
L’Italia sarà quindi sottoposta ad un duplice attacco da est e da ovest, con l’approssimarsi delle correnti gelide russe che inizieranno a farsi sentire da domenica sera. Prima che ciò avvenga si faranno sentire i disturbi legati al flusso atlantico, convogliato da una depressione in approfondimento sulla Penisola Iberica.
INVERNO FARA’ LA VOCE GROSSA
La massa d’aria gelida inizierà a dilagare prima dalla Scandinavia e poi dall’Artico Russo verso l’Europa Centro-Orientale il 21 marzo, puntando successivamente i Balcani, l’Italia ed il Mediterraneo Centrale. Si innescherà un raffreddamento davvero eclatante, tanto che si piomberà bruscamente in un clima pienamente invernale.
I primi spifferi d’aria fredda irromperanno sull’Italia da domenica 22 marzo a partire dal Nord-Est con un peggioramento su gran parte del Nord, poi a inizio settimana tutto il Paese sarà sotto scacco del flusso rigido dai Balcani. Rovesci di neve a quote collinari, se non localmente fino in pianura, potrebbero così verificarsi sulle zone più esposte, quindi soprattutto i versanti adriatici.
Quella che arriverà fin sull’Italia sarà aria molto fredda che avrà origine direttamente dall’Artico Russo e che quindi sarà di tipo continentale, rigida nei bassi strati come in pratica mai accaduto nel corso di quest’inverno. Le temperature caleranno dai 10 ai 15 gradi, ma il raffreddamento sarà avvertito in misura anche maggiore per via dei venti di Bora e Grecale che spireranno sostenuti.
METEO SABATO 21 MARZO, INIZIA A PEGGIORARE AL NORD
Nubi sparse e schiarite al Nord con addensamenti più compatti a partire dall’Arco Alpino, ove sono attese precipitazioni in estensione verso Triveneto e parte della Lombardia nord-orientale. Insidie crescenti si avranno anche in Appennino e sulle Isole Maggiori, con nubi e qualche pioggia più probabile sui settori orientali di Sicilia e Sardegna.
METEO 22-23 MARZO, ARRIVA IRRUZIONE FREDDA DALLA RUSSIA
Nella giornata di domenica l’instabilità si confermerà su parte del Settentrione, oltre che su Sicilia e parte dell’estremo Sud Peninsulare con piogge e locali rovesci. I fenomeni si intensificheranno su Alpi, aree pedemontane e Basso Piemonte, con quota neve in progressivo abbassamento. Qualche nota d’instabilità si avrà anche sull’Appennino Centrale e zone limitrofe con rovesci sparsi.
In avvio di settimana entrerà nel vivo l’irruzione fredda, con instabilità sulle regioni centrali adriatiche dove avremo precipitazioni sparse e neve sui rilievi in calo fino a quote collinari. I fenomeni tenderanno ad estendersi anche al Sud, con neve sui monti. Il Nord resterà più al riparo, ma con qualche fenomeno nevoso su Alpi Piemontesi ed Appennino Romagnolo.
STOP PRIMAVERA, TRACOLLO TERMICO DI OLTRE 10 GRADI
La situazione dovrebbe ribaltarsi da domenica, almeno su parte dell’Italia, con il cedimento dell’anticiclone e l’intrusione di aria più fredda che comporterà un primo calo termico, in vista di un inizio settimana molto freddo. Il calo termico sarà l’evento saliente, con un crollo anche di 10-15 gradi rispetto ai valori degli ultimi giorni, soprattutto in montagna e sulle aree adriatiche.
ULTERIORI TENDENZE METEO
Le condizioni climatiche diverranno ancor più rigide tra martedì e mercoledì, quando affluirà il grosso dell’aria fredda che determinerà anche instabilità sulle aree esposte adriatiche del Centro-Sud, ove si avranno ulteriori spruzzate di neve anche a quote bassissime. Torneranno gelate anche in pianura, con effetti dannosi per l’agricoltura.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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