(METEOGIORNALE.IT) L’arrivo del freddo e delle prime nevicate alpine potrebbe non tardare molto quest’anno. I principali modelli matematici a lungo termine indicano infatti un possibile cambio di scenario tra la fine di settembre e i primi di ottobre, con l’ingresso di correnti più fredde e perturbate.
Tendenza meteo a lungo termine
Le previsioni su un periodo così esteso restano soggette a cambiamenti, ma la linea prospettata appare credibile. Le correnti oceaniche si stanno intensificando e tenderanno a richiamare aria fredda dalle regioni polari, che nelle prossime settimane andranno incontro a un rapido raffreddamento.
Italia verso un clima più rigido
Secondo le proiezioni, l’Italia settentrionale sarà l’area più coinvolta. Lì le temperature scenderanno su valori ben più contenuti rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni: nei primi giorni di ottobre difficilmente si andrà oltre i 20 °C. Il freddo, dunque, farà la sua comparsa in anticipo rispetto ad altre stagioni, quando l’autunno aveva mostrato un volto più mite.
Termosifoni e ordinanze comunali
Il tema del riscaldamento domestico torna di attualità. In passato, al Nord Italia, l’accensione dei termosifoni era fissata tradizionalmente al 15 ottobre, salvo eccezioni locali come in Liguria. Durante la crisi energetica, però, molte amministrazioni comunali posticiparono l’avvio: in alcuni casi di una settimana, in altri addirittura fino a novembre. Quell’anno, tuttavia, il clima rimase insolitamente caldo e il ritardo non ebbe conseguenze significative.
Oggi, invece, con stagioni sempre meno regolari, capita di vivere giornate molto fredde già in autunno o in primavera, senza che il riscaldamento sia ancora consentito. Questo costringe i cittadini a ripiegare su soluzioni elettriche decisamente più onerose.
Nevicate sulle Alpi, quando e a che quota
Se la tendenza verrà confermata, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre torneremo a parlare di nevicate sulle Alpi, favorite da perturbazioni oceaniche corpose e pienamente autunnali. La neve dovrebbe cadere soprattutto oltre i 2500 metri di quota, con particolare interesse per i ghiacciai alpini, che in questo periodo dell’anno ricevono spesso i contributi nevosi più abbondanti. Non è un dettaglio da poco, considerando la loro condizione di fragilità crescente.
Curiosità in breve
- Le prime avvisaglie di freddo e neve si attendono tra fine settembre e inizio ottobre.
- Le correnti oceaniche richiameranno aria fredda dalle zone polari.
- Il Nord Italia sarà l’area più colpita, con temperature inferiori ai 20 °C.
- L’accensione dei termosifoni, fissata al 15 ottobre, in passato è stata ritardata fino a novembre.
- La neve arriverà sulle Alpi, soprattutto oltre i 2500 metri, con effetti diretti sui ghiacciai.
Credit:
- European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF)
- NOAA Global Forecast System
- World Meteorological Organization (WMO)
- National Center for Atmospheric Research (NCAR)
- Climate.gov – NOAA
