(METEOGIORNALE.IT) Il meteo di Maggio 2025 si sta rivelando particolarmente movimentato sull’intero territorio italiano. L’Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia, sta affrontando una sequenza di giornate caratterizzate da precipitazioni frequenti, rovesci improvvisi e temporali localizzati, specialmente lungo le regioni del Centro-Nord. Questo andamento atmosferico sta suscitando perplessità e domande: è davvero normale assistere a tanta pioggia in un mese primaverile come Maggio, lontano dalla tipica instabilità autunnale?
In realtà, la risposta è sì: Maggio è notoriamente un mese dal comportamento atmosferico dinamico, storicamente associato a forte variabilità climatica. Tuttavia, quanto accaduto finora nel 2025 si distingue per l’intensità e la frequenza delle precipitazioni, ben oltre quanto ci si potesse aspettare.
Maggio di piogge torrenziali, rovesci e temporali violenti
Nei primi giorni di Maggio, le condizioni meteorologiche si sono rivelate fortemente instabili su gran parte della penisola, ma in particolare sulle regioni settentrionali e centrali. L’alternanza tra schiarite e improvvisi episodi di maltempo ha contribuito a creare un quadro meteo estremamente turbolento. In alcune zone del Piemonte, della Lombardia, del Triveneto e persino su aree dell’Emilia-Romagna e della Toscana, sono già stati raggiunti – e in certi casi superati – i quantitativi medi di pioggia tipici dell’intero mese di Maggio.
Situazioni particolarmente critiche si sono verificate nelle aree pedemontane delle Alpi e dell’Appennino settentrionale, dove le cumulonembi generate dal riscaldamento del suolo e dalla presenza di una persistente depressione in quota hanno favorito temporali violenti accompagnati da grandine e forti raffiche di vento.
In alcune località montane e collinari del Centro Italia, si sono registrati accumuli pluviometrici doppi rispetto alla media stagionale. Questo incremento significativo dei fenomeni è legato alla persistenza di una struttura barica di bassa pressione che, nelle ultime settimane, ha dominato la scena meteorologica europea, coinvolgendo in pieno anche l’Italia.
Temporali e instabilità, una caratteristica di Maggio
La Primavera, dal punto di vista meteorologico, è una stagione di transizione in cui l’atmosfera tende spesso a manifestare contrasti tra masse d’aria differenti. L’energia accumulata dal suolo per l’azione dell’irraggiamento solare diventa un elemento chiave per l’innesco dei temporali, soprattutto nel mese di Maggio, quando le temperature iniziano a salire sensibilmente.
La presenza di correnti fresche o aria fredda in quota, in combinazione con un suolo già riscaldato, favorisce la formazione di celle temporalesche anche di forte intensità. Per questo motivo, episodi temporaleschi, anche se intensi, rientrano nella normale climatologia primaverile della nostra penisola.
Nel 2025, però, la frequenza con cui si sono susseguiti questi fenomeni risulta anomala per il persistere di condizioni atmosferiche bloccate, con la circolazione depressionaria che si è insediata stabilmente sull’Europa sud-occidentale, inviando impulsi instabili verso il bacino del Mediterraneo centrale e l’Italia.
Maggio è tra i mesi più piovosi in Italia
Nonostante l’associazione mentale con giornate soleggiate e l’arrivo dell’Estate, Maggio è storicamente uno dei mesi con la più alta frequenza di piogge in molte regioni italiane. I dati climatologici ci dicono che, mediamente, Maggio si posiziona subito dopo Novembre come mese più piovoso dell’anno. Questo significa che, per molte città italiane, la Primavera non è affatto sinonimo di bel tempo duraturo.
Anche in anni “normali”, non è raro che Maggio presenti sequenze piovose persistenti. Il 2025, però, si differenzia per le quantità accumulate in tempi molto brevi e per l’insistenza delle perturbazioni. Gli effetti sono visibili nei terreni saturi d’acqua, nei corsi d’acqua ingrossati e in alcune segnalazioni di smottamenti e frane nelle aree più esposte.
Continue basse pressioni
Alla base di questa eccezionale fase piovosa, vi è la presenza prolungata di una bassa pressione alimentata da correnti umide atlantiche che trovano nel bacino del Mediterraneo centrale una zona favorevole alla formazione di sistemi depressionari. Tali condizioni atmosferiche impediscono l’affermazione di un solido campo di Alta Pressione, elemento essenziale per assicurare giornate stabili e soleggiate.
L’Anticiclone delle Azzorre, che solitamente in questo periodo dell’anno inizia a estendersi verso l’Europa meridionale, è rimasto invece ancorato all’Oceano Atlantico, consentendo a saccature fredde e umide di raggiungere il nostro paese. La mancanza di una figura barica stabilizzante ha dunque facilitato l’instabilità diffusa che stiamo vivendo.
Nel corso di Maggio 2025, anche le aree meridionali, inizialmente rimaste ai margini delle perturbazioni, sono state coinvolte con temporali improvvisi e accumuli pluviometrici significativi soprattutto tra Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale.
Prospettive per le prossime settimane
Anche se siamo ormai attorno alla metà del mese, le proiezioni meteo non lasciano intravedere un miglioramento deciso a breve termine. I modelli numerici indicano ancora la presenza di una circolazione ciclonica attiva sul bacino del Mediterraneo, con il rischio che nuove perturbazioni si affaccino sull’Italia, specialmente tra il Nord-Ovest e le regioni centrali tirreniche.
Le attese di un’espansione dell’Anticiclone subtropicale, che potrebbe riportare condizioni più stabili, sono rimandate almeno all’ultima decade di Maggio, ma il quadro resta ancora incerto. I prossimi giorni vedranno probabilmente un’alternanza tra fasi meteo piovose e momenti soleggiati, tipici di un mese capriccioso come Maggio, in cui la Primavera si mostra in tutta la sua forza. (METEOGIORNALE.IT)
