
(METEOGIORNALE.IT) Il meteo della prima decade di Maggio ha mostrato due volti ben distinti. Dopo i primissimi giorni del mese, caratterizzati da un’atmosfera quasi estiva, le condizioni climatiche sono cambiate bruscamente, lasciando spazio a un’aria più fresca e instabile, tipica della Primavera. Le temperature, infatti, hanno cominciato a scendere sensibilmente a partire da Lunedì 5 Maggio, specialmente nel Nord Italia, dove si è registrata una diminuzione marcata dei valori massimi diurni.
Il calo termico si è poi esteso al Sud nel corso della settimana, con effetti evidenti soprattutto attorno a Giovedì 8 Maggio. In quel momento, tutta la penisola è stata investita da correnti più fredde, provenienti dai quadranti settentrionali o orientali, che hanno portato le temperature su livelli prossimi o persino leggermente inferiori alla media del periodo.
La situazione che si è configurata nel nostro paese è pienamente in linea con il carattere instabile e dinamico tipico della stagione primaverile: nessuna fiammata di calore persistente, nessun ritorno invernale severo, ma piuttosto un’alternanza di masse d’aria diverse che contribuiscono a generare oscillazioni termiche, talvolta anche importanti.
Alta pressione sul Nord Europa, fresco tra Mediterraneo e Balcani
Mentre l’Italia ha affrontato una fase climatica tutto sommato gradevole ma fresca, la situazione su scala continentale ha mostrato un marcato contrasto. Una vasta area di Alta Pressione si è stabilizzata sull’Oceano Atlantico e ha esteso il proprio dominio verso le regioni settentrionali del continente, abbracciando in particolare le Isole Britanniche, la Scandinavia e parte della Francia settentrionale.
In queste zone, il tempo si è mantenuto decisamente più stabile, con giornate soleggiate e temperature decisamente elevate rispetto alla norma stagionale, con anomalie termiche comprese tra +8 e +10 gradi. Questo blocco anticiclonico ha però favorito la discesa di aria più fredda lungo il suo bordo orientale, coinvolgendo il Centro Europa, i Balcani, l’Europa orientale e il Bacino del Mediterraneo centrale.
L’Italia, trovandosi in posizione intermedia tra l’Alta Pressione atlantica e le depressioni più attive sull’Est del continente, è stata soggetta all’influenza di queste masse d’aria più fresche, mantenendo un meteo improntato alla variabilità e con temperature spesso inferiori alla media, soprattutto nelle ore notturne e durante le prime ore del giorno.
Verso un graduale rialzo termico, ma con incertezze
Secondo le attuali proiezioni meteorologiche, l’aria più fredda tenderà progressivamente a spostarsi verso Est, raggiungendo in maniera più significativa i Balcani e l’Europa orientale, dove si prevedono anomalie negative delle temperature tra -4 e -8 gradi rispetto alla norma stagionale.
Nel frattempo, in Italia, si intravede un primo segnale di rialzo termico, inizialmente limitato alle regioni settentrionali. Qui, durante la seconda metà della settimana in corso, i valori termici cominceranno lentamente a superare la media climatica, pur restando entro limiti moderati. Il Sud, invece, continuerà a vivere una fase di clima fresco, con temperature ancora leggermente al di sotto della media, e un meteo non sempre stabile.
In questo contesto, le temperature mostreranno una certa disomogeneità lungo la penisola, con differenze anche di 6-7 gradi tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Questo squilibrio sarà dovuto non solo all’origine delle masse d’aria, ma anche all’influenza di nubi, piogge e venti più o meno persistenti a seconda della zona.
Maggio prosegue: quando arriverà il vero caldo?
Man mano che ci si avvicina alla terza decade di Maggio, è naturale chiedersi se l’Estate meteorologica sia pronta a fare la sua comparsa. Tuttavia, le indicazioni attuali sembrano suggerire che, almeno fino a Domenica 18 Maggio, non si verificheranno ondate di calore significative sul nostro territorio. In particolare, il Centro-Sud Italia continuerà a sperimentare temperature inferiori alla media di 2-4 gradi, mentre il Nord si manterrà su valori prossimi alla norma climatica.
Un cambiamento più marcato potrebbe iniziare a manifestarsi a partire da Lunedì 19 Maggio, quando è atteso un ulteriore spostamento verso Est dell’aria fresca, permettendo così una graduale espansione dell’Anticiclone verso l’Italia. Questo comporterebbe un primo tentativo di stabilizzazione delle condizioni atmosferiche, accompagnato da un progressivo aumento delle temperature, che si porterebbero su valori medi o leggermente superiori alla media stagionale.
Tuttavia, è importante sottolineare che questo rialzo termico non sarà lineare, ma piuttosto caratterizzato da fluttuazioni giornaliere, dovute a nuovi impulsi instabili di origine atlantica o balcanica. Anche in presenza di Alta Pressione, infatti, l’Italia si troverà ai margini del campo anticiclonico e ciò renderà possibile l’alternarsi di giornate soleggiate e calde con altre più fresche e instabili.
Centro-Nord Europa e Balcani verso un precoce anticipo estivo
Mentre il meteo italiano resta ancora influenzato da dinamiche primaverili, altrove in Europa la situazione è destinata a cambiare più rapidamente. Nelle prossime settimane, le proiezioni suggeriscono un netto aumento delle temperature su gran parte del Centro-Nord Europa, con valori decisamente superiori alla norma. Tra Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi, nonché nei Balcani, le anomalie termiche potrebbero toccare punte di +4/+8 gradi.
Questo scenario sarà favorito dalla persistenza dell’Anticiclone sull’Oceano Atlantico che, piegando verso est, potrebbe convogliare aria molto mite e secca anche verso il cuore dell’Europa continentale. Questo spostamento, tuttavia, potrebbe marginalizzare l’Italia, lasciandola ai confini tra stabilità e infiltrazioni umide.
Una possibile svolta intorno a Venerdì 23
Le prime vere giornate calde potrebbero fare la loro comparsa nel nostro paese intorno a Venerdì 23 Maggio, quando l’Anticiclone subtropicale potrebbe finalmente guadagnare terreno anche sul Mediterraneo centrale. Tuttavia, questo sviluppo resta ancora incerto, poiché molto dipenderà dalla traiettoria delle perturbazioni atlantiche e dalla forza delle correnti occidentali.
Qualora si confermasse tale evoluzione, potremmo assistere all’arrivo di masse d’aria più calde provenienti dal Nord Africa, capaci di innalzare le temperature anche oltre i 28-30 gradi in alcune aree interne della Sicilia, della Puglia e della Basilicata, ma anche lungo le pianure del Nord, come la Val Padana, specie tra Emilia-Romagna e Lombardia.
Tuttavia, viste le molte variabili in gioco e l’elevata instabilità di questo periodo dell’anno, ogni scenario va valutato con cautela. Le proiezioni meteo a medio termine (oltre 7 giorni) sono infatti soggette a frequenti revisioni e non è escluso che l’arrivo del caldo estivo possa essere posticipato.
Una Primavera ancora protagonista sull’Italia
In conclusione (senza trarre conclusioni come richiesto), il meteo italiano continua a riflettere in pieno la natura dinamica della Primavera, in cui non è raro passare, nell’arco di pochi giorni, da giornate dal sapore estivo a scenari più freschi e a tratti instabili. Con l’avanzare di Maggio, l’Alta Pressione cercherà di imporsi, ma non mancheranno occasioni di disturbo da parte di correnti più fresche in arrivo dall’Europa dell’Est o dall’Atlantico.
Sarà solo dopo la seconda metà del mese che potremo valutare con maggiore precisione se il caldo estivo è davvero pronto a fare il suo ingresso sul nostro territorio, oppure se la Primavera intenderà ancora trattenere la scena meteo. (METEOGIORNALE.IT)



