• Privacy Cookie
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy settings
domenica, 14 Settembre 2025
METEO GIORNALE
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Cronaca Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Old news
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Cronaca Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Old news
  • Chi siamo
  • Contatti
Meteo Giornale
Home A La notizia del giorno

Effetto meteo imprevedibile di La Niña sul meteo estivo in Italia

Federico De Michelis di Federico De Michelis
31 Mag 2025 - 12:15
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Alla Prima Pagina Meteo, Meteo News
A A
Share on FacebookShare on Twitter

(METEOGIORNALE.IT) C’è qualcosa di profondamente affascinante e inquietante al tempo stesso in quei fenomeni che nascono a migliaia di chilometri da noi e, quasi come un sasso lanciato nello stagno, riescono a far vibrare l’intero sistema climatico del Pianeta. LA NIÑA, in questo senso, è un vero enigma meteorologico. Un fenomeno oceanico, sì, ma anche atmosferico, e quindi capace di influenzare il meteo anche in Europa, Italia inclusa. Ma come ci riesce? E soprattutto, quali sono le conseguenze?

 

LEGGI ANCHE

Meteo per il resto di settembre: anticiclone si, ma occhio alle minacce atlantiche

Mar Mediterraneo bollente: tanti rischi, ma se ne parla poco

LA NIÑA non porta sempre lo stesso tipo di tempo. In certe annate sembra quasi passare inosservata, mentre in altre scatena anomalie drammatiche. È successo di recente, con l’evento del 2022-2023, che ha coinciso con una siccità storica in gran parte dell’Europa, Nord Italia incluso, e con ondate di calore estremo degne di un romanzo distopico.

Eppure – e qui sta il paradosso – non possiamo dire con certezza che accadrà di nuovo nello stesso modo. La scienza, pur con i suoi straordinari strumenti previsionali, ammette una certa dose di incertezza. Quello che invece possiamo affermare è che gli eventi meteo estremi stanno diventando sempre più frequenti, quasi frenetici. C’è chi parla di un clima “accelerato”, dove le eccezioni diventano regole e i tempi di ritorno di certi eventi passano da secoli a pochi anni.

L’Emilia Romagna lo sa bene. Una regione che un tempo si sarebbe detta “protetta”, “al riparo” da certi eccessi meteorologici, è oggi uno degli emblemi della vulnerabilità climatica. Le alluvioni si ripetono, la terra non riesce a respirare tra un evento estremo e l’altro.

 

Ed è curioso, in questo contesto sempre più dominato dal caldo record, vedere affacciarsi ogni tanto l’altro volto del clima estremo: il freddo brutale. Negli Stati Uniti, per esempio, si è registrato un inverno gelido come non accadeva da 15 anni, pur senza abbattere record assoluti. È stata una stagione segnata da persistenti colate di aria artica, provenienti dal Canada, e alimentate dall’assenza dell’effetto mitigante della Corrente del Golfo. Un freddo capace di imprimere il suo marchio anche a grande distanza, mostrando quanto il clima globale sia un sistema interconnesso e instabile.

 

Ma torniamo a LA NIÑA, questo “mostriciattolo”, come alcuni climatologi la chiamano con un misto di affetto e timore. Si tratta, in parole semplici, di una fase del ciclo climatico noto come ENSO (El Niño-Southern Oscillation). Quando compare La Niña, le acque dell’Oceano Pacifico equatoriale diventano più fredde del normale. Questo raffreddamento modifica le correnti atmosferiche, genera venti alisei più forti e tende a provocare piogge abbondanti in alcune regioni tropicali, siccità in altre, e a spostare le traiettorie delle perturbazioni anche in zone lontanissime dal Pacifico.

L’altra faccia della medaglia è El Niño, che invece provoca un riscaldamento anomalo delle stesse acque oceaniche. I due fenomeni si alternano ogni 2-7 anni, con effetti opposti ma entrambi destabilizzanti sul meteo globale.

 

A complicare il quadro c’è anche la NAO, acronimo di North Atlantic Oscillation. In meteorologia, la NAO è un indice che misura la differenza di pressione atmosferica tra l’Islanda e le Azzorre. Detta così può sembrare poco rilevante, ma in realtà da questo valore dipendono molte delle configurazioni meteorologiche dell’Europa. Quando l’indice NAO è positivo, l’anticiclone delle Azzorre è dominante e spinge le perturbazioni atlantiche verso nord, lasciando l’Italia sotto stabilità e caldo anomalo. Quando invece la NAO è negativa, le correnti fredde artiche possono irrompere sull’Europa meridionale, portando maltempo e freddo anche sulla Penisola.

Gli scienziati stanno osservando come La Niña e El Niño possano influenzare anche l’indice NAO, contribuendo a un quadro climatico sempre più complesso, ibrido, e spesso imprevedibile.

 

Per approfondire questi temi, suggerisco la lettura di questo studio pubblicato su Nature Climate Change che analizza l’influenza di ENSO sulle oscillazioni nord-atlantiche, e questo articolo di NOAA che spiega con linguaggio accessibile cosa accade nel Pacifico durante La Niña e El Niño.

Insomma, il meteo è diventato qualcosa di più di una previsione a tre giorni. È ormai una sfida di comprensione globale, che ci ricorda quanto ogni evento, anche se lontano, può diventare parte della nostra quotidianità climatica. (METEOGIORNALE.IT)

Gli articoli di Meteo Giornale sono su Google News, seguici Gratis!
Google News Segui il nostro feed
CondividiTweetInvia
Articolo precedente

Il METEO AFRICANO conquista l’Europa: esiste ancora un Nord?

Prossimo articolo

Meteo: 2 Giugno, l’effetto esplosivo della Goccia d’aria Fredda

Federico De Michelis

Federico De Michelis

Libero professionista nel campo dei dati meteo e dell’Osservazione della Terra. Laurea in Ingegneria Spaziale (Brunel University London). Formazione avanzata in meteorologia in Europa e in Canada, con approfondimenti su modellistica numerica, telerilevamento e analisi dei dati ambientali. Cosa faccio Previsione operativa e analisi per settori meteo-sensibili (energia, outdoor, eventi, turismo) Interpretazione di prodotti satellitari e di modelli (EO/remote sensing) Assessment dei rischi meteo-climatici e reportistica Divulgazione e supporto a media e progetti educativi/R&D Lavoro all’intersezione tra scienza, tecnologia e decisioni concrete, con attenzione a qualità dei dati e comunicazione chiara. La meteorologia è la mia passione fin da bambino; dopo un anno di liceo all’estero mi sono trasferito a Londra dove ho conseguito la laurea alla Brunel University London.

Leggi anche questi Articoli

A La notizia del giorno

Meteo per il resto di settembre: anticiclone si, ma occhio alle minacce atlantiche

14 Settembre 2025
A La notizia del giorno

Mar Mediterraneo bollente: tanti rischi, ma se ne parla poco

14 Settembre 2025
A La notizia del giorno

La Niña e le sorprese meteo: scenari invernali per l’Italia

14 Settembre 2025
Prossimo articolo

Meteo: 2 Giugno, l’effetto esplosivo della Goccia d’aria Fredda

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Privacy Cookie
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy settings

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Cronaca Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Old news
  • Chi siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.