Immaginiamo di avere un PORTALE così POTENTE da riuscire a DRENARE in modo completo gli immensi bacini d’ACQUA che ricoprono la SUPERFICIE di TERRA. Questo scenario è tanto incredibile quanto CATASTROFICO. Se scoprissimo un passaggio sul fondo della FOSSA DELLE MARIANNE, nel cuore dell’OCEANO PACIFICO, in grado di RISUCCHIARE tutto il contenuto degli abissi, quanto tempo impiegheremmo prima che gli ultimi flutti spariscano? Anni, se non secoli, potrebbero trascorrere mentre l’IMMENSO volume marino scorre attraverso questo VARCO. Tuttavia, è possibile che servano MILLENNI per prosciugare completamente l’intero pianeta.
Una volta completato il PROSCIUGAMENTO, la BIOSFERA subirebbe enormi trasformazioni. Il ciclo naturale dell’evaporazione e delle precipitazioni, responsabile di gran parte del CLIMA a livello globale, cesserebbe di funzionare come lo conosciamo. Senza gli OCEANI, l’ATMOSFERA si riscalderebbe o raffredderebbe in modi drastici, con sbalzi termici superiori ai 50 °C tra il giorno e la notte in alcune regioni. Le correnti marine, fondamentali per regolare la temperatura della TERRA, scomparirebbero. Se questo EVENTO fosse lento e graduale, alcune specie potrebbero tentare di adattarsi. Ma la maggior parte della vita MARINA soccomberebbe all’inaridimento, portando all’estinzione di innumerevoli organismi, dai minuscoli plankton ai grandi mammiferi acquatici.
Senza enormi superfici d’ACQUA, la TERRA diventerebbe simile a un deserto gigante in molte aree. I CONTINENTI come AFRICA, AMERICA, ASIA, EUROPA, AUSTRALIA e ANTARTIDE si ritroverebbero privi di quella riserva idrica necessaria a mantenere i cicli biologici di flora e fauna. Se questo fenomeno avvenisse da un giorno all’altro, i CAMBIAMENTI sarebbero DISTRUTTIVI e immediati. La maggior parte delle specie vegetali morirebbe a causa della mancanza di umidità e le ondate di calore, prive dell’effetto stabilizzante degli OCEANI, aumenterebbero la temperatura media di diverse decine di gradi CELSIUS in alcune regioni. L’equilibrio climatico, già estremamente delicato, subirebbe uno stravolgimento senza precedenti.
Se il PROSCIUGAMENTO fosse graduale e durasse CENTINAIA o MIGLIAIA di anni, potremmo assistere a inattesi fenomeni di adattamento. Alcune specie MARINE di piccole dimensioni potrebbero evolversi in organismi terrestri capaci di sopravvivere in ambienti estremi, mentre altre forme di vita si rifugerebbero in laghi sotterranei o riserve idriche residue. Nel lungo periodo, porzioni di fondale oceanico emergerebbero, rivelando catene montuose sommerse e valli sottomarine inesplorate che, a contatto con l’aria, si trasformerebbero in nuovi habitat.
Se, invece, tutto accadesse in pochissimo tempo, l’impatto sarebbe APOCALITTICO. La scomparsa repentina degli OCEANI causerebbe un collasso istantaneo di gran parte della RETE alimentare, lasciando la TERRA priva di risorse idriche superficiali. Gli ecosistemi costieri verrebbero distrutti all’istante e le aree più interne subirebbero una siccità estrema. Senza l’influenza termoregolatrice dell’ACQUA, le zone equatoriali raggiungerebbero temperature oltre i 60 °C, mentre i poli, privati dell’oceano circostante, oscillerebbero tra inverni rigidissimi e rapide variazioni di calore estivo.
In definitiva, PROSCIUGARE gli OCEANI attraverso un PORTALE nella FOSSA DELLE MARIANNE sconvolgerebbe irreparabilmente il CLIMA, l’EQUILIBRIO ecologico e la SOPRAVVIVENZA stessa di quasi tutte le forme di vita. Ogni aspetto del nostro pianeta – dall’alternarsi delle stagioni alla stabilità delle temperature – verrebbe segnato da conseguenze drammatiche. Sia che il processo avvenga in migliaia di anni o in poche ore, la TERRA senza mari né distese ACQUATICHE non sarebbe più riconoscibile come la conosciamo oggi.
