In questo contesto, l’alta pressione risulta debole e non riesce a garantire una stabilità atmosferica duratura. Le temperature, pur rimanendo complessivamente fresche, si distribuiscono in modo irregolare, con differenze significative tra le diverse aree del territorio nazionale.
Nei prossimi giorni, almeno fino a Giovedì 20 febbraio, non si prevedono cambiamenti sostanziali. Al Nord, il freddo si farà sentire soprattutto durante la notte, con temperature che potranno scendere fino a valori prossimi o inferiori allo zero nelle regioni del Nordest.
Nel Nordovest, invece, la presenza di maggiori coperture nuvolose determinerà notti meno rigide rispetto alle zone orientali, sebbene le temperature diurne si manterranno al di sotto della media stagionale.
Al Centro-Sud, il freddo sarà più accentuato nelle aree interne e nelle vallate, con minime che scenderanno sotto lo zero in regioni come la Toscana e l’Umbria. Tuttavia, durante il giorno, le temperature si manterranno su valori più consoni al periodo, senza particolari anomalie.
A partire da Venerdì 21 febbraio, la situazione meteorologica inizierà a subire un’evoluzione più marcata. Le correnti fredde provenienti da est perderanno progressivamente la loro intensità, lasciando spazio all’espansione di un anticiclone di matrice africana.
Questo cambiamento porterà a un aumento della pressione atmosferica e, di conseguenza, a una fase più stabile e meno fredda. Nel corso del weekend, il rialzo termico diventerà via via più evidente, con un sensibile aumento delle temperature, soprattutto a partire da Domenica 23 febbraio.
In particolare, nelle regioni centro-meridionali e sulle isole maggiori, il clima assumerà connotati decisamente più miti, con valori termici superiori alla media del periodo.
