
L’annunciato ritorno dell’Anticiclone sarà la vera novità meteo della prossima settimana, ma possiamo già dire che questa parentesi di tempo più stabile, poco invernale, non avrà lunga durata. Il cedimento del promontorio dell’alta pressione è previsto già attorno al 20 Dicembre, ad opera del flusso nord-atlantico.
Questo potrebbe essere solo l’inizio di una fase turbolenta e di stampo invernale. Il ritorno delle correnti perturbate atlantiche potrebbe precedere un affondo freddo artico proprio per i giorni del 23 e del 24 Dicembre, quelli subito antecedenti al Natale. Le sorprese non finirebbero qui.
Il tempo degli ultimi giorni dell’anno potrebbe rimanere particolarmente dinamico e con potenziali colpi di scena. Non ci sarà quindi da annoiarsi, almeno in base a quelle che sono le attuali proiezioni modellistiche a lungo termine elaborate dai principali Centri Meteo.
Se questi scenari fossero confermati, saremmo dinanzi a qualcosa davvero di nuovo. Ormai nel periodo di Natale eravamo abituati alla presenza dell’Anticiclone. Invece stavolta l’alta pressione non ha modo di attecchire in modo duraturo e anche il tentativo della prossima settimana si rivelerà del tutto temporaneo.
Meteo tra Natale e fine anno con potenziali sorprese fredde
Facciamo un passo indietro e vediamo che cosa ci aspetta da qui ai giorni di Natale. L’anticiclone, con una bolla calda subtropicale, dominerà la scena in modo incontrastato nei giorni compresi fra il 16 ed il 19 Dicembre. Ormai sembra consolidarsi, come già anticipato, la breve durata dell’Anticiclone.
A partire dal 20 Dicembre il promontorio anticiclonico sarà scalzato da un primo affondo delle correnti atlantiche. Questo flusso inizialmente non produrrà grosse conseguenze, ma preparerà la strada ad impulsi perturbati più incisivi. L’anticiclone si ridimensionerà sempre di più e non ostacolerà le perturbazioni.
Una saccatura fredda ben più pronunciata potrebbe affondare verso il Mediterraneo tra il 22 e il 23 Dicembre. La traiettoria non è ancora definita, in quanto il Centro Meteo Europeo vede la saccatura sprofondare poco ad ovest dell’Italia, mentre il Centro Meteo Americano individua l’Italia come target.
Bisogna quindi vedere dove si formerà la bassa pressione e da questo dipenderà l’entità delle precipitazioni e l’ingresso dell’aria fredda. Al momento non sono attese nevicate a quote troppo basse, ma il tempo dei giorni attorno al Natale avrà un sapore invernale o quanto meno ben più invernale degli anni passati.
