Il clima è cambiato, e con esso anche il meteo. Chi oggi ha 12 anni, di neve a Milano e in Val Padana ne ha vista davvero poca, e nel resto d’Italia… beh, l’unica certezza è che ci attende un’estate 2025 molto calda, seguita da tante altre simili. Tuttavia, essendo in inverno, è il momento di parlare di questa stagione.
I libri di geografia che descrivono il clima italiano, in particolare quello del Nord Italia, sono ormai obsoleti. Ci sono solo tracce di nebbia e alcune giornate di gelo notturno, mentre parlare di clima continentale con inverni rigidi e nevosi sembra ormai una barzelletta. Il clima è cambiato così tanto che negli ultimi 12 anni, in Val Padana, si è verificata una vera e propria cancellazione del clima di un tempo, quando ogni anno si registravano diverse nevicate. Mancano le gelate notturne e i giorni di ghiaccio, ovvero quelli in cui la temperatura massima non supera gli 0 °C.
In un’epoca di cambiamento climatico, parlare di neve appare quasi fuori luogo. Tuttavia, si intravedono alcune occasioni in cui Milano, la Lombardia e l’intero Nord Italia potrebbero tornare a vedere la neve. Il condizionale è d’obbligo, poiché le previsioni continuano a mutare rapidamente. Quando l’aria fredda proveniente dalle aree settentrionali incontra lo sbarramento delle Alpi, si verifica un effetto di “rinculo” che spinge queste masse d’aria verso nord, ovest o est, proteggendo quindi buona parte del nostro Paese.
Durante il periodo natalizio, fortissime nevicate si sono abbattute sulle regioni centrali e meridionali a bassissima quota. In Appennino, diverse località situate a 1000 metri di altitudine hanno visto cadere circa 200 cm di neve in appena 72 ore, accompagnate da tormente di vento ululante e temperature sottozero. Purtroppo, si sono verificate anche tragedie che hanno coinvolto alcuni escursionisti. Ormai siamo disabituati al freddo e alla neve, ma ricordare il meteo del passato è fondamentale. A breve, approfondiremo questa memoria storica, perché l’Italia, nonostante i cambiamenti climatici, potrebbe ancora essere interessata da nevicate e ondate di gelo.
Negli ultimi anni, questi eventi non si sono verificati esclusivamente per i cambiamenti climatici, ma anche per fluttuazioni naturali dello stesso clima. Tuttavia, tutto potrebbe cambiare: un’alta pressione di straordinaria intensità sta per formarsi tra la Groenlandia e l’Islanda, e potrebbe gradualmente aprire la strada a aria gelida verso il Mediterraneo. Le temperature sopra la media potrebbero innescare perturbazioni eccezionalmente nevose.
A Milano, la neve potrebbe tornare abbondantissima. Le previsioni indicano una prima nevicata, probabilmente di modesta o moderata intensità, già per questa settimana. Una seconda nevicata, più abbondante, potrebbe verificarsi la settimana prossima. Un consiglio: evitate di affidarvi ai bollettini meteo degli smartphone, poiché le previsioni per le città, essendo soggette a rapidi cambiamenti, risultano spesso errate, soprattutto oltre il terzo giorno di validità. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati su questa straordinaria situazione di caos meteorologico.
Milano, nel cuore della Pianura Padana, si distingue per il suo clima continentale, caratterizzato da inverni rigidi e talvolta umidi. Sebbene il fascino della nebbia sia diventato iconico, le nevicate sono diventate progressivamente più rare, segnando un cambiamento nel panorama meteorologico della città. Tuttavia, la storia climatica di Milano conserva episodi memorabili di straordinari accumuli di neve, che hanno avuto un impatto significativo sia sulla quotidianità dei cittadini che sulle infrastrutture urbane.
Le dinamiche atmosferiche che portano la neve a Milano
Le nevicate più importanti a Milano avvengono grazie a una combinazione specifica di fattori atmosferici. Quando le masse d’aria fredda di origine siberiana o artica si spingono verso la Pianura Padana, si forma un “cuscinetto” d’aria fredda stabile che permette alle precipitazioni di assumere forma nevosa. Questa dinamica è ulteriormente amplificata dall’umidità proveniente dal Mar Ligure o dal Mar Tirreno, che, incontrandosi con l’aria fredda, crea il perfetto mix per nevicate abbondanti.
Un esempio emblematico è rappresentato dal gennaio 1985, quando Milano fu protagonista della famosa “nevicata del secolo”. In quell’occasione, la città vide accumuli di neve tra i 70 e i 90 cm, un evento che bloccò la circolazione stradale e ferroviaria, portò alla chiusura delle scuole e causò danni strutturali a edifici simbolo come il Velodromo Vigorelli e il Palazzo dello Sport di San Siro. La situazione richiese l’intervento dell’esercito per ripristinare la normalità, con costi economici stimati in oltre 250 miliardi di lire.
Gli episodi nevosi storici di Milano
Il passato meteorologico di Milano è ricco di eventi nevosi straordinari. Nel febbraio 1947, la città fu sommersa da 100 cm di neve caduti in sole 72 ore, segnando uno dei record assoluti per intensità. Anche il gennaio 1954 fu memorabile, con una giornata in cui caddero 50 cm di neve. Più recentemente, il gennaio 2006 vide accumuli compresi tra 40 e 60 cm, mentre nel dicembre 2009 una tempesta nevosa lasciò tra 30 e 40 cm di neve sulle strade cittadine.
Un altro dato significativo è rappresentato dall’inverno del 1978, quando il totale stagionale degli accumuli raggiunse i 125 cm, un record che rimane imbattuto. Dopo la nevicata del gennaio 1985, i depositi di neve resistettero per mesi, con tracce ancora visibili fino alla fine di maggio.
Il presente e le prospettive future
Negli ultimi decenni, le nevicate a Milano si sono ridotte sia in frequenza che in intensità. Questo calo è attribuibile al riscaldamento globale e all’effetto dell’isola di calore urbana, fenomeno che vede le città accumulare calore a causa delle superfici asfaltate e della densità edilizia. L’ultima nevicata di rilievo si è verificata nel dicembre 2020, quando tra 15 e 20 cm di neve imbiancarono la città.
Nonostante questi cambiamenti, la conformazione geografica di Milano, situata tra le Alpi e il Mediterraneo, permette ancora la formazione di configurazioni meteorologiche capaci di portare nevicate eccezionali. Periodi di alta pressione invernale possono accumulare aria fredda nei bassi strati atmosferici, e basta l’arrivo di una perturbazione per innescare copiose precipitazioni nevose.
Il fascino della neve milanese
Le nevicate non sono solo un evento meteorologico: rappresentano per i cittadini un momento di sospensione della normalità, trasformando la città in un paesaggio fiabesco. Ricordi di scuole chiuse, silenzio ovattato e strade deserte rimangono impressi nella memoria collettiva. Tuttavia, questi eventi portano anche sfide significative per la gestione del traffico, il mantenimento delle infrastrutture e la sicurezza dei cittadini.
Milano, con la sua storia di grandi nevicate, resta un esempio affascinante di come il meteo possa trasformare il volto di una città moderna, rievocando atmosfere di un passato che, seppur distante, continua a influenzare il presente.
