Non c’è pausa alla fase di riscaldamento climatico che stiamo vivendo negli ultimi decenni. A livello globale, anche febbraio 2023 prosegue nella lunghissima serie di mesi più caldi rispetto alla media del XX secolo: è il 528° mese e il 44° febbraio consecutivo più caldo della media.
Anomalie termiche globali di febbraio 2023
L’anomalia globale, calcolata dalla NOAA su terre e oceani, è di +0,97°C rispetto alla media secolare di febbraio. Considerando solo le terre emerse l’anomalia termica è di +1,65°C.
Si tratta del quarto febbraio più caldo a partire dal 1850. Il quarto posto tra i più caldi, con un’anomalia di +1,3°C, è confermato anche considerando solo l’emisfero settentrionale, mentre nell’emisfero meridionale si piazza al quinto posto.
Nell’emisfero settentrionale si sono avute le anomalie maggiori, sia per quanto riguarda il caldo, sia per il freddo.
Caldissima, non in assoluto ma rispetto alla media, è stata la Russia settentrionale, eccetto la parte nord-orientale della Siberia che è stata più fredda della media.
Il mese è stato molto più caldo della media nella zona del Polo Nord, dove, infatti, la calotta polare ha raggiunto la terza estensione minima per febbraio.
Più freddi della media sono stati il Canada e gli Stati Uniti occidentali, mentre quelli orientali sono stati molto caldi.
Confronto col trentennio 1991-2020: meno anomalie verso il caldo
Le anomalie cambiano se si confrontano i dati del febbraio 2023 con tutto il XX secolo o l’ultimo trentennio 1991-2020. Nel secondo caso le anomalie fredde risultano molto più pronunciate, perché il trentennio 1991-2020 è già pienamente inserito nell’epoca del Global Warming e risulta ben più caldo della media del XX secolo.

La mappa, tratta dal NOAA, ci mostra le anomalie di febbraio 2023 rispetto al periodo base 1991-2020, pertanto acuisce le anomalie fredde e contiene quelle calde.
Temperature caldissime anche in raffronto al trentennio 1991-2020
Nonostante ciò, le anomalie verso il caldo in Eurasia sono state imponenti, addirittura clamorose nella Siberia nord-occidentale e al Polo Nord, ma molto incisive anche nell’Europa settentrionale e orientale, in Pakistan, India nord-occidentale, Cina occidentale e Mongolia; infine, negli Stati Uniti orientali.
In Asia, però, la continentalità del clima accentua le anomalie che si possono raggiungere su base mensile, pertanto, nonostante tutto quel “rosso” sulla mappa, nel complesso il mese non è stato il febbraio più caldo mai registrato ma “soltanto” il settimo.
Ulteriori approfondimenti sull’andamento climatico del mese di febbraio verranno forniti in successivi articoli, in cui ci occuperemo più specificamente anche dell’Italia.