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Meteo Italia, irrequieto ciclone mediterraneo. Neve anche in pianura. Fortissima sui rilievi

Andrea Meloni di Andrea Meloni
22 Gen 2023 - 13:30
in Ad Premiere, All'evidenza, Alla Prima Pagina Meteo, Sotto la lente
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meteo con nuovo ciclone 412 - Meteo Italia, irrequieto ciclone mediterraneo. Neve anche in pianura. Fortissima sui rilievi

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Per stilare quest’analisi meteo mi sono avvalso di diversi modelli matematici di previsione. Si tratta di una proiezione vista a 24-48 ore dall’evento meteo che appare piuttosto interessante, ma allo stesso tempo complesso da definire. Nello specifico i modelli matematici sono piuttosto mutevoli, e questa non è una novità quando si tratta di aree di bassa pressione mediterranee. Peraltro, poi abbiamo avuto la complicazione di questo TLC: un ciclone simil tropicale che si è formato a gennaio in pieno Adriatico. Tuttavia il fenomeno meteo estremo è rientrato, anche se sino stamattina ha causato maltempo nelle aree tra Marche e Romagna.

Siamo interessati da una moderata area di bassa pressione, ma l’afflusso di aria fredda proveniente da est, stavolta dalle regioni balcaniche, darà energia all’area ciclonica, ed ecco che quindi soprattutto nelle regioni orientali d’Italia si avranno precipitazioni anche abbondanti.

 

Siccome fa freddo, e siamo d’inverno, a causa delle temperature rigide avremo delle nevicate che soprattutto nelle regioni del Nord Italia assumeranno carattere nevoso anche in pianura. Ad esempio, in queste ore ci si concentra sul palese rischio di neve per alcune città.

 

Anzitutto vediamo l’evoluzione generale: stamattina il minimo di bassa pressione era nelle Marche, e parliamo di dal piccolo ciclone simil tropicale che si è formato ieri sera in Adriatico. Infatti, forti nevicate hanno interessato la parte appenninica della Romagna e delle Marche. Ma da queste parti tanta neve è attesa nelle prossime 24 ore.

 

Il minimo di bassa pressione nel pomeriggio di oggi mentre sta perdendo forza e rimbalza tra Sardegna orientale e la Sicilia, ma questo punto aspirerà verso di sé aria fredda proveniente dai Balcani. Attenzione, non parlo di aria gelida, non c’è nessun Burian in arrivo. Aria fredda, comunque, di origine questa volta continentale e quella che avremo, ciò vuol dire che è più fredda nei bassi strati dell’atmosfera rispetto a quella di origine artico marittima. Però, lo ripeto non è gelida, perciò non così favorevole per dare neve diffuse in pianura o magari nelle coste.

 

Quanto descritto vuol dire che avremo temperature più basse del periodo precedente alle basse quote, ovvero pianure e collina. Con questa nuova situazione l’incidenza del calo termico dovuto alle precipitazioni sarà più lieve, e non così vigoroso come quello che abbiamo visto quando si era introdotta nel Mar Mediterraneo l’aria fredda di origine marittima proveniente dall’Artico.

 

L’area di origine artico marittima al suolo risulta tra le meno rigide, sono soprattutto le precipitazioni ad abbassare la temperatura. Questo fenomeno atmosferico non si palesa quasi mai d’inverno nelle regioni settentrionali, soprattutto dell’area centro occidentale, eccetto la Liguria. Mentre nella penisola italiana, Sardegna e Sicilia, durante tali fenomeni si verifica un brusco calo della temperatura, ed ecco che si osservano neve a grani o fiocchi di neve anche quando all’inizio delle precipitazioni la temperatura era discretamente superiore a 0 °C.

 

Ma torniamo alla bassa pressione citata prima, in quanto avrà un’evoluzione alquanto rapida. Stanotte la troveremo sul Gargano da dove andrà a richiamare rapidamente aria umida dall’Adriatico che andrà a sbattere sulle regioni centrali e settentrionali del settore orientale della Penisola, con nevicate a quote molto basse dalle Emilia-Romagna e sino all’Abruzzo. Precipitazioni che potrebbero assumere anche forte intensità. Si avrà anche un rinforzo del vento.

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Il maltempo dovrebbe investire particolarmente l’Emilia-Romagna, dove sono attese nevicate anche in pianura. La neve potrebbe cadere su Bologna, anche se le temperature non saranno probabilmente ideali per avere la neve farinosa. La temperatura dovrebbe scendere sino a circa 0 °C. Queste sono le condizioni ideali per neve in varie città dell’Emilia-Romagna, ma c’è incertezza sulla temperatura in pianura; quindi, si rischia di avere pioggia mista neve o nevischio per gran parte del periodo.

 

Lunedì l’area ciclonica, con un minimo non eccessivamente basso si andrà ad espandere dal Gargano verso nord-ovest riportandosi quindi verso le Marche poi Emilia-Romagna, per poi perdere forza una volta raggiunta la Valpadana. Ma subito ecco che si formerà un minimo di bassa pressione secondario sulla Sardegna, non sarà profondo come il precedente, capace però di causare parecchia instabilità atmosferica.

 

Precipitazioni si avranno anche in Lombardia, così come in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, e poi in Piemonte e Valle d’Aosta. Sulla quota neve siamo abbastanza certi che sarà neve già collina, ma per quanto riguarda le precipitazioni in pianura le condizioni meteo e termiche saranno davvero al limite, ovvero non favorevoli. Dovrebbe prevalere neve mista pioggia e anche neve, ma localmente. Questo aspetto dipenderà anche dall’inizio delle precipitazioni e dalla loro intensità. Intensità che già vi diciamo nel settore centro occidentale padano sarà irrisoria.

Qualche fiocco di neve giungerà su Milano e Torino. In effetti per Torino ci si poteva attendere neve, ma pare che la quota dello zero termico potrebbe non essere favorevole. In effetti il cuscinetto d’aria fredda non si è ancora formato; perciò, quella in costruzione potrebbe essere subito eroso. Ma su questo aspetto i modelli matematici non riescono ad oggi a fornire informazioni precise per avere previsioni esatte. D’altronde la previsione meteo perfetta non esiste.

 

Martedì 24 gennaio avremo una cessazione della fase di maltempo, permarrà dell’instabilità atmosferica e ci saranno anche delle precipitazioni sparse probabilmente su settore nordorientale, un po’ sulle aree rivolte all’Adriatico, e poi tra la Sardegna e la Sicilia dove ci sarà quella bassa pressione citata prima in via di colmamento.

Il termine di colmamento significa che la bassa pressione perderà forza attenuandosi.

 

Vi abbiamo parlato in altri articoli dell’alta pressione, e confermiamo: un potente anticiclone si andrà posizionando dalle Isole Azzorre alla Polonia per poi spingersi a est verso la Russia europea. Questo mostruoso anticiclone andrà a generare un ostacolo insormontabile alle perturbazioni oceaniche, e quindi l’instabilità atmosferica mediterranea si persevererà per alcuni giorni, autoalimentandosi con quell’aria fredda che giungerà ancora una volta dai Balcani, e che potrebbe produrre ulteriori minimi di bassa pressione verso le regioni meridionali italiane. Ad esempio, il Centro Meteo Europeo prospetta attorno giovedì un nuovo minimo di bassa pressione sul Mar Ionio con maltempo nelle regioni meridionali e neve sui rilievi a bassa quota.

 

L’aria fredda però comincerà a perdere forza, e ciò lo vedremo soprattutto in montagna, mentre nelle basse quote si faranno sentire le inversioni termiche. Questo soprattutto al Nord Italia dove il tempo tornerà ad essere bello, ma in Valpadana si formeranno anche le nebbie perché qui con la stabilità atmosferica durante la stagione invernale ne è la diretta conseguenza.

 

Ma ecco che ho deciso di andare oltre nella previsione, prospettando la come una mera linea di tendenza, che però è indicata da alcuni giorni dai modelli matematici. Ebbene, quella barriera anticiclonica di cui abbiamo parlato prima, perderà forza estinguendosi nell’Europa centrale, e dalla Scandinavia discenderà un forte ciclone extra tropicale foriero di tempeste di neve.

 

Tanta neve andrà a cadere in Germania e Polonia, per poi abbattersi soprattutto nei versanti esteri dell’arco alpino. Nel crinale alpino che va dalla Svizzera all’Austria sono attese forti nevicate, ma la neve da sfondamento potrebbe raggiungere anche il Trentino-Alto Adige, le Alpi lombarde e la Carnia in Friuli.

In Sardegna dovrebbe spirare il vento di maestrale e si dovrebbe manifestare anche dell’instabilità atmosferica, ma non sono attese nevicate a bassa quota.

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Molto probabilmente il fine mese vedrà scivolare verso le regioni del Mar Nero un blocco di aria gelida, con maltempo e nevicate in Grecia a quote basse, oltre che in Turchia. Però, l’evoluzione meteo per l’Italia sarà una sorta di via di mezzo tra alta pressione e bassa pressione. La previsione meteo che va dopo il 25-26 gennaio a mio avviso è tutta da scrivere, in quanto sarà da monitorare quel ciclone extra tropicale che dalla Scandinavia si tufferà verso la Polonia. Di certo, con tale traiettoria l’Italia sarà coinvolta solo marginalmente, ben che vada. Però, di fatto l’anticiclone infinito che abbiamo visto gli altri anni non ci sarà, e neppure ce ne siamo accorti che andato via da alcuni giorni.

 

Pertanto, a tutti coloro che dicevano inverno finito già a Natale, evidenzio che si erano sbagliati. Lo avevamo scritto numerose volte. Poi c’è chi confonde gli effetti su larga scala di fenomeni atmosferici complessi, che, come scriviamo per darne evidenza, non sono da considerare come previsioni meteo.

Ora come ora ci attendiamo anche un grosso evento atmosferico, questo si formerà in Stratosfera, dove è atteso un fortissimo riscaldamento. Tale fenomeno generalmente poi va anche a dare noie serie al Vortice Polare. Ma avremo modo di approfondire questo argomento.

 

Per ora mi sono dilungato in maniera ben più che esagerata.

 

Però, Gennaio 2023 si concluderà comunque dalle caratteristiche invernali. Peraltro, già l’evoluzione meteo di lunedì è complessa, e necessiterà di ulteriori approfondimenti che faremo sicuramente. Ma la complessità è dovuta ad un fenomeno meteo che seppur da manuale, sarà insidioso.

Tags: ciclone mediterraneoneve bassa quotaondata di freddo
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Andrea Meloni

Gestione linea editoriale e contenuti. Redattore di articoli meteo e scientifici sin dal 1996 su vari portali, poi su quelli personali, ad iniziare da Meteorologicando.it, poi direttameteo.it etc.

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