L’Europa si appresta a vivere un Natale tutto sommato non invernale con addirittura l’anticiclone africano sull’Italia, mentre tutt’altra situazione meteo si ha nel Nord America. Una possente ondata di gelo artico sta infatti affondando dal Canada verso gli USA.

La tempesta di Natale sta già attraversando gli Stati Uniti centro-orientali, apportando un brusco cambiamento meteo. Un violento fronte artico sta infatti sfondando e riuscirà a dilagare fin sulle aree più a sud. Le temperature stanno precipitando in picchiata, con cali di temperatura già record.
Bufere di neve e vento gelido non risparmieranno quasi nessuna zona degli stati centrali e orientali a partire dall’area del Midwest. Si tratta localmente di una delle ondate di freddo e neve più intense degli ultimi 30-40 anni. La fase acuta si raggiungerà alla Vigilia di Natale.
Ci sono già molti disagi a causa delle bufere di neve, con oltre 100 milioni di residenti statunitensi alle prese con le condizioni di allerta. I disagi fin da mercoledì riguardano la circolazione autostradale soprattutto nel nord degli Stati Uniti, mentre ora il peggio è sul Midwest. Oltre un migliaio di voli aerei sono stati cancellati.
Ciclone bomba, ecco di che si tratta
C’è la possibilità di un’evoluzione imminente da tempesta al rischio di ciclone bomba, termine utilizzato quando una tempesta si approfondisce ulteriormente in modo esplosivo con la pressione che cala di almeno 24 hPa nell’arco di 24 ore. Il ciclone potrebbe scendere sino a valori pressori da uragano di cat.3.
L’ondata di gelo potrebbe quindi assumere connotati storici. In Canada si sono già raggiunti picchi di -53°C, ma nell’arco di poche ore il termometro è precipitato sin a valori localmente attorno ai -30°C in varie località degli stati del Minnesota, Nebraska, Montana, Nord e Sud Dakota.
Laddove il fronte artico deve ancora giungere, il peggioramento si manifesta con aria temporaneamente più mite e pioggia. C’è la possibilità che questa pioggia possa rapidamente congelare al suolo all’arrivo improvviso del gelo siderale. Il rischio per venerdì riguarda anche aree come New York.
Ci sarà infatti il repentino ingresso di isoterme in quota (1500m) con valori fino a -25/-30°C che andranno a scalzare le termiche preesistenti di +5/+10°C. Solo nel corso del weekend e quindi tra la Vigilia di Natale e Natale il gelo irromperà sugli stati più orientali, mentre sugli stati centrali si potranno toccare i -40 gradi.
Circa il 20% della popolazione statunitense sperimenterà temperature largamente sottozero, con condizioni di bufera e vento gelido considerate pericolose per la vita. Va infatti considerato il fattore wind chill, che per via del vento si percepiranno temperature ben inferiori a quelle reali.