Ci siamo, non dovremo più attendere. Come previsto le condizioni meteo climatiche si apprestano a cambiare, un cambiamento che i modelli previsionali avevano individuato a cavallo dell’Epifania e sarà così.
Tornerà il freddo, il ché potrebbe non piacere a tanti ma potrebbe non dispiacere a molti. Diciamocelo: gli eccessivi tepori dei giorni scorsi, tuttora presenti in varie zone d’Italia, non fanno per niente bene. Avrebbero dovuto scegliere ben altri periodi, non certo gennaio. Fatto sta che dobbiamo prenderne atto e puntare al cambiamento.
Un vero e proprio shock termico, che in qualche modo potrebbe rappresentare uno shock barico non indifferente. Che significa? Semplice, che come come già evidenziato ampiamente in varie sedi stiamo giungendo al bivio stagionale. O tutto o niente, c’è poco da girarci intorno. Il Vortice Polare sta provando in tutti i modi a prendere il sopravvento e se così fosse potrebbe consegnarci nelle mani dell’ennesimo Inverno insulso.
Ma se per caso l’accelerazione dovesse portarlo al fuori giri beh, il discorso cambierebbe eccome. Se avete dato un’occhiata a qualche proiezione modellistiche, ovviamente in riferimento al lungo termine, avrete notato una netta separazione tra l’Atlantico e l’Europa orientale. Da un lato una porzione, quella canadese, del Vortice Polare, dall’altro lato una massa d’aria gelida niente male. Nel mezzo, invece, l’Alta Pressione.
Ecco, l’Alta Pressione potrebbe spingersi verso nordest, abbracciando un’altra struttura anticiclonica in sviluppo tra la Scandinavia e la Russia nordoccidentale. Occhio, perché un ponte di questo genere potrebbe pilotare l’aria gelida verso il Mediterraneo.
L’altra opzione è che il Vortice Polare spiani la strada al flusso zonale, innescando scenari meteorologici non dissimili dagli attuali. Ovvero Anticiclone disteso lungo i paralleli e Mediterraneo alle prese con temperature superiori alle medie stagionali.