
Se ne parla ogni Estate, quando la temperatura minima è superiore ai 20°C questa viene definita notte tropicale. I dati parlano chiaro, il numero di notti tropicali nelle città italiane è in sensibile aumento. In molte località del Nord Italia negli ultimi trent’anni il loro numero è quasi raddoppiato.
E le previsioni meteo per i prossimi giorni evidenziano che avremo numerose notti con temperatura superiore a 20°C nelle maggiori città italiane. A ciò vanno aggiunte quelle condizioni che riducono la dispersione del calore notturno nelle città, e che viene chiamata isola di calore urbano.
L’isola di calore urbano si manifesta soprattutto nelle ore notturne, quando tra centro città e campagna si possono misurare anche oltre 5°C di differenza.
Il calore notturno attenua il raffreddamento delle abitazioni che quindi diventano via via sempre più calde, rendendo le notti pesanti da trascorrere, e disturbando il regolare sonno.
Numerosi studi evidenziano come le notti tropicali tendano a danneggiare la qualità della vita delle aree a clima temperato. Se durante la notte la qualità del sonno diminuisce, aumenta la sonnolenza diurna, cala la reattività diurna, ci sentiamo spossati, e affrontiamo la giornata come se disponessimo di meno risorse.
Resta pertanto fondamentale cercare in qualche maniera di raffrescare gli ambienti, chiudendo infissi durante le ore più calde del giorno. Ideale sarebbe dotare gli ambienti di climatizzatori. Una soluzione osteggiata da taluni per ragioni varie, tra cui quelle ambientalistiche, ma a discapito della nostra salute.
E’ necessario trovare equilibrio nella nostra società moderna, non siamo più gli uomini delle caverne, le nostre abitazioni sono state concepite per trattenere il calore, non per respingerlo d’estate. Per rispettare la natura, dovremo riprogettare le nostre case, individuare fonti per la produzione di energia elettrica pulita.