Il mondo sarebbe dovuto finire il 12 dicembre 2012, secondo la famigerata profezia Maya. Da alcuni giorni rimbalza sul web una teoria secondo cui la data della presunta fine del mondo sarebbe stata frutto di un errore di interpretazione del calendario Maya.
Questo errato calcolo deriverebbe dalla banalissima confusione fra il calendario giuliano e quello gregoriano, quest’ultimo introdotto nel 1582 in sostituzione dell’altro. Ebbene, secondo il ricalcolo, la data prevista per l’Apocalisse sarebbe fissata al 21 giugno di quest’anno.
In realtà, andando ad approfondire, tutta l’intera faccenda appare essere una bufala bella e buona. Basti pensare che il primo a lanciare questa teoria sarebbe un account twitter legato a un presunto scienziato chiamato Paolo Tagaloguin. I tweet sono però spariti, così come anche il profilo è scomparso.
Difficile rintracciare l’autore di tutto questo, probabilmente un buontempone che ha sfruttato il tema per farne una lucrosa occasione di marketing ed una trovata pubblicitaria. Peraltro lo scienziato Paolo Tagaloguin esiste davvero, ma è un affermato biologo delle Filippine e non uno studioso della civilta Maya.
Tralasciando l’identità reale della persona che per prima ha messo in circolo la notizia del ricalcolo, resta un fatto: i Maya non avevano previsto la fine del mondo, né per il 12 dicembre 2012, né per un’altra data. La Nasa, in un approfondimento sul tema realizzato otto anni fa, offre in merito un utile chiarimento.
Il fatto che i nostri calendari arrivino fino al 31 dicembre non significa che il mondo debba finire quel giorno, ma solo che, per convenzione, il 1 gennaio si fa iniziare un nuovo calendario. Vale lo stesso per il calendario di “lungo computo”, della civiltà mesoamericana, che effettivamente è terminato nel 2012.
Alla fine di quel computo non c’era l’Apocalisse, ma semplicemente l’inizio di un nuovo ciclo: una circostanza che i Maya non temevano affatto e che, taluni hanno voluto trasformare in un’occasione per fare molti soldi, secondo quanto evidenziato dalla NASA.
