
(METEOGIORNALE.IT) Potremmo definirla la “Prima configurazione invernale” quella che potrebbe andare in scena ad inizio ottobre. E no, non parliamo di ipotesi lontane e difficilmente realizzabili, bensì di una previsione ormai sempre più concreta. Tutti i principali centri meteo, tra cui l’americano GFS e l’europeo ECMWF, concordano sull’arrivo della prima irruzione fredda della stagione, forse anche fin troppo intensa.
Le temperature previste nei primi cinque giorni di ottobre sono davvero ragguardevoli ed estreme per il periodo, considerando che l’estate si è conclusa solo pochi giorni fa. Addirittura su tante regioni potremmo registrare valori simil-invernali, e nelle zone più interne e nelle valli si potrebbero toccare le prime minime negative, ovvero inferiori allo zero.
Aria fredda dalla Russia
Ebbene potrebbe giungere, come già anticipato in questo articolo, la prima irruzione fredda proveniente dalla Russia. Un vero e proprio fiume d’aria gelida dall’est potrebbe attraversare tutta l’Europa per poi fiondarsi sull’Italia, scatenando un anticipo invernale con maltempo, temporali, freddo e nevicate a quote interessanti.
Ed ecco la responsabile: l’alta pressione scandinava
Queste correnti nord-orientali giungerebbero in Italia grazie a una tipica configurazione invernale sul vecchio continente. La responsabile di tutto sarebbe proprio lei, l’alta pressione scandinava: già in queste ore si sta formando un potente anticiclone tra mar Baltico e Finlandia, in risposta alla forte perturbazione atlantica che si è fossilizzata tra Europa centrale e nord Italia. L’alta pressione in Scandinavia potrebbe risultare piuttosto persistente, tanto da rafforzarsi ulteriormente negli ultimi giorni di settembre.
Correnti anti-zonali
La sua presenza sarà determinante per l’attivazione delle correnti anti-zonali, ovvero quelle che si muovono da est verso ovest. Quando gli anticicloni prendono possesso delle alte latitudini, come quelle dell’Europa settentrionale, è facile che si inneschino i moti da est, in grado di trasportare le correnti continentali verso l’Europa centro-occidentale. Ci troviamo dunque davanti a una tipica configurazione invernale, una di quelle in grado di portare la neve in pianura e sulle coste nei mesi freddi. Ora, per forza di cose, l’aria non sarà così rigida, ma in ogni caso dovremo metter mano al guardaroba per tirar fuori indumenti più pesanti e cappotti.
Le temperature precipiteranno ovunque ad inizio ottobre, ed anche la neve potrebbe fare il suo debutto in Appennino fino a quote interessanti, indicativamente sopra i 1500 metri. Nei prossimi giorni ritorneremo con ulteriori approfondimenti, per quella che sarebbe la prima ondata di freddo della stagione.
Credit – Le previsioni meteo sono realizzate sui dati emessi dai centri di calcolo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) ed il Global Forecast System (GFS), opportunamente revisionati e analizzati dal nostro team di esperti. (METEOGIORNALE.IT)



