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OGGI e DOMANI si rischia il picco di CALDO. Meteo in Italia stravolto. LUGLIO e AGOSTO: sarà una svolta

Federico De Michelis di Federico De Michelis
30 Giu 2025 - 08:50
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Ad Premiere, Alla Prima Pagina Meteo, Cambiamento climatico, Meteo News
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Mentre l’Europa sta già sperimentando temperature elevate, una nuova e potentissima bolla di aria rovente si è staccata dal Marocco meridionale e sta attraversando la penisola iberica con una traiettoria nordest che promette di portare anomalie termiche senza precedenti. Secondo le analisi meteorologiche più recenti, le anomalie termiche alla quota di 850 hPa stanno raggiungendo valori eccezionali, superando di oltre 15-18°C le medie stagionali.

 

La “Heat Dome” o cupola di calore africana rappresenta un fenomeno meteorologico di straordinaria intensità. Come spiegato dal National Geographic, una Heat Dome si forma quando una vasta area di alta pressione atmosferica crea una cresta che persiste per giorni o settimane, agendo letteralmente come un coperchio che impedisce al calore di sfuggire e blocca la formazione di nuvole. Quando l’aria calda tenta di salire, viene bloccata dalla cresta di alta pressione, si comprime e diventa progressivamente più calda, producendo condizioni di calore estremo al suolo su aree di centinaia di chilometri.

 

Il percorso attuale della massa d’aria rovente sta interessando tutta la penisola iberica, propagandosi verso Francia, Benelux e il centro-sud delle Isole Britanniche. Le previsioni meteorologiche indicano che in Spagna sono attese temperature che potranno superare i 45°C, mentre in Marocco si attendono picchi di circa 50°C. L’analisi di Climate Central rivela che il cambiamento climatico antropico ha reso questo calore estremo fino a cinque volte più probabile rispetto alle condizioni pre-industriali.

 

La Francia vivrà condizioni mai viste prima d’ora con aree estese che raggiungeranno i 40°C e oltre. Secondo Euronews, i meteorologi francesi prevedono temperature da 10 a 15 gradi sopra la media stagionale, con il peggioramento di forza dell’anticiclone che si sta insediando sul paese creando quella che viene tecnicamente definita una “heat dome“, dove le temperature aumentano di 1-2°C giorno dopo giorno e oltre.

 

L’Italia, fortunatamente, non sarà colpita direttamente come inizialmente temuto, ma il nord-ovest del paese sarà comunque sfiorato dall’evento. Paradossalmente, questa regione potrebbe registrare le anomalie termiche più significative in termini relativi, anche se non necessariamente i picchi massimi di temperatura assoluta. Il caldo proveniente dalla penisola iberica si surriscalderà ulteriormente all’interno della Heat Dome, creando un effetto di amplificazione termica.

 

Le anomalie a 850 hPa (circa 1.500 metri di altitudine) rappresentano un indicatore cruciale per i meteorologi. Studi scientifici pubblicati su ResearchGate documentano come anomalie di 5-7°C a questa quota siano già considerate estreme, mentre i valori attuali di oltre 15°C rappresentano una condizione meteorologica eccezionale. Questa quota è particolarmente significativa perché riflette le condizioni termiche del medio-basso strato atmosferico, influenzando direttamente le temperature al suolo.

 

Il fenomeno attuale presenta caratteristiche del cosiddetto “Omega blocking”, un pattern atmosferico che tende a persistere per periodi prolungati. Questo tipo di configurazione, chiamata così per la sua somiglianza con la lettera greca Omega, favorisce ondate di calore di lunga durata con un anticiclone centrale dominante e sistemi depressionari ai lati.

 

L’estate è ancora molto lunga e dobbiamo prepararci per quello che potrà accadere nei mesi di luglio e agosto. In teoria, salvo sconvolgimenti meteorologici significativi, in questi due mesi si potrebbero verificare condizioni con altre bolle d’aria rovente dirette direttamente verso l’Italia. In quel caso, potremmo assistere a un’ondata di calore terrificante, probabilmente anche peggiore di quella storica del 2003 che in agosto stabilì numerosi record di temperatura e causò oltre migliaia di morti in Europa.

 

I confronti con il passato servono per fornire un’idea di grandezza, ma non possono essere utilizzati per fare previsioni precise. Secondo studi dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, eventi simili a quello del 2023 in Marocco, Spagna, Portogallo e Algeria sono diventati almeno 100 volte più probabili a causa del cambiamento climatico e sarebbero stati quasi impossibili senza l’influenza antropica.

 

La temperatura media globale, e anche quella italiana, è aumentata significativamente rispetto al 2003. Lo dimostra chiaramente l’entità della calura di questa ondata di calore che sembra non avere fine. Ogni frazione di grado di riscaldamento globale rende gli eventi estremi non solo più probabili, ma anche più intensi e duraturi.

 

Questo evento rappresenta un chiaro esempio di come il cambiamento climatico stia modificando i pattern meteorologici europei. La persistenza e l’intensità di queste Heat Dome africane, che un tempo erano fenomeni relativamente rari, stanno diventando sempre più frequenti e potenti. La comprensione scientifica di questi meccanismi atmosferici è fondamentale per prepararsi alle sfide climatiche future e implementare strategie di adattamento efficaci.

 

La situazione attuale ci ricorda che viviamo in una nuova era climatica, dove eventi che una volta erano considerati eccezionali rischiano di diventare la nuova normalità estiva europea. L’importanza di monitoraggi scientifici precisi e di sistemi di allerta precoce non è mai stata così cruciale per la protezione della salute pubblica e la pianificazione urbana.

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