(METEOGIORNALE.IT) L’Italia si appresta a vivere un fine settimana di estremi meteorologici, in un Giugno che fin dai primi giorni si sta dimostrando particolarmente severo. L’anticiclone africano, protagonista indiscusso dello scenario meteo attuale, continuerà a spingere verso il nostro Paese masse d’aria roventi, creando un ambiente soffocante e tipico delle ondate di calore estive più intense. Ma all’orizzonte si intravedono segnali di instabilità, soprattutto nel Nord e lungo l’Appennino, che potrebbero dare origine a fenomeni temporaleschi anche violenti.
Sabato 14 giugno: il dominio del sole e del grande caldo
Sabato sarà una giornata completamente votata al sole, con il meteo che offrirà cieli sgombri da nubi su tutta la Penisola Italiana. Sarà l’ennesima conferma dell’influenza imponente dell’anticiclone subtropicale, capace di mantenere condizioni estremamente stabili e asciutte, ma soprattutto di innalzare sensibilmente le temperature.
Nel dettaglio, le zone più colpite dal caldo estremo saranno la Pianura Padana, l’entroterra della Toscana, le vallate umbre, le zone interne della Basilicata, il cuore della Sardegna e, in modo più diffuso, l’intero versante tirrenico. Qui si potranno raggiungere, e in alcuni casi superare, i 40°C, con picchi localizzati che potrebbero avvicinarsi ai 42°C, soprattutto nei fondovalle e nelle aree urbane dove si somma l’effetto “isola di calore”.
Unica parziale eccezione sarà rappresentata dalla catena alpina: l’intenso soleggiamento diurno e l’aria calda nei bassi strati potranno innescare la formazione di nubi cumuliformi tra il primo e il tardo pomeriggio. I fenomeni, se presenti, saranno limitati a brevi rovesci o temporali di calore sulle Alpi orientali.
Domenica 15 giugno: i primi segnali di cambiamento meteo
La mattina di Domenica 15 si aprirà ancora sotto il segno del sole cocente, con valori termici sempre molto elevati da Nord a Sud. Ma il meteo inizierà gradualmente a cambiare volto, soprattutto sulle regioni settentrionali.
In arrivo da latitudini più settentrionali, una perturbazione in quota di origine ciclonica si avvicinerà al comparto alpino, portando con sé aria più fresca che si scontrerà con quella calda preesistente. Questo contrasto termico sarà la miccia per l’attivazione di temporali improvvisi e intensi, specialmente in Trentino-Alto Adige, nelle zone montuose del Bellunese, in Carnia e in alcune aree del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso del pomeriggio, i fenomeni instabili potranno estendersi anche verso il Veneto orientale e in parte sull’Appennino tosco-emiliano. Si tratterà di temporali a evoluzione rapida, alimentati dall’energia accumulata nei bassi strati, capaci di generare forti raffiche di vento, nubifragi localizzati e grandinate, soprattutto nei settori pedemontani e montani.
Sud e Isole bollenti: caldo estremo e afa diffusa
Mentre il Nord inizierà a sentire gli effetti dell’instabilità pomeridiana, il resto del Paese sarà ancora saldamente nelle mani dell’anticiclone africano. Il meteo si manterrà prevalentemente sereno, ma i valori termici saranno addirittura in crescita in alcune aree.
Tra le regioni più colpite ci saranno il Lazio, la Campania, la Puglia, l’entroterra siciliano e ancora una volta la Sardegna, dove le temperature massime potranno raggiungere e talvolta superare i 41°C. Sono valori eccezionali per la metà di Giugno, più consoni a un clima da fine Luglio o inizio Agosto.
Oltre al calore in senso stretto, a peggiorare ulteriormente la situazione sarà l’aumento dell’umidità relativa, che renderà l’aria appiccicosa e difficile da respirare, soprattutto nei centri urbani. In città come Milano, Roma, Bologna, Napoli e Firenze, si raggiungeranno indici di calore altissimi: ciò significa che il disagio fisico percepito sarà maggiore rispetto alla temperatura effettiva, con un senso di affaticamento che potrà protrarsi fino a notte inoltrata. (METEOGIORNALE.IT)
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