(METEOGIORNALE.IT) Parlare di lusso con un meteo simile? Con quasi 40 gradi al Sud e afa costante in Pianura padana a inizio Giugno? Ebbene sì! Da qualche anno a questa parte, le dinamiche atmosferiche si stanno ormai fossilizzando su schemi ricorrenti, sintomo chiaro di un cambiamento climatico sempre più marcato.
Alta Pressione oramai dominatrice dell’Estate
L’origine di questi eventi meteo estremi va ricercata nell’azione decisa dell’Anticiclone subtropicale, che si innalza dal deserto del Sahara, trasportando masse d’aria incandescente verso il Mediterraneo. In assenza di intrusioni fresche dall’Oceano Atlantico o di discese di aria instabile dal nord Europa, questa configurazione tende a stabilizzarsi. L’Alta Pressione si consolida nei piani alti dell’atmosfera, bloccando ogni possibile variazione e generando un cosiddetto blocco atmosferico.
Un effetto secondario di questa struttura è la subsidenza, ovvero la compressione dell’aria verso i bassi strati. Tale compressione intensifica ulteriormente il riscaldamento vicino al suolo, portando le temperature a livelli anormalmente elevati, in particolare nelle aree urbane dove il calore ristagna e si amplifica. Insomma, una sorta di gatto che si morde la coda. E poi non dimentichiamoci che siamo all’apice dell’insolazione e nei centri urbani non si respirerà nemmeno di notte…
Oramai si parla spesso di Heat Dome
La definizione di heat dome descrive alla perfezione ciò che si verifica in queste condizioni: un’Alta Pressione persistente che funge da barriera superiore, come un tetto incandescente, trattenendo il calore vicino al suolo. Il risultato è una bolla d’aria calda che non riesce a disperdersi e che determina un incremento continuo delle temperature, giorno dopo giorno.
Il fenomeno non interessa solo il territorio italiano, ma anche regioni dell’Europa centrale storicamente poco abituate a fronteggiare estati torride. Fino a pochissimi anni fa era superfluo avere condizionatori in Alta Francia, nel Benelux o in Germania. Ora invece, con 40 gradi oramai largamente fattibili, diventa una sorta di necessità.
La Val Padana e il caldo stagnante
La situazione meteo in Pianura Padana risulta particolarmente critica. In assenza di perturbazioni atlantiche, la regione diventa teatro di lunghissimi periodi senza vento, con aria stagnante e temperature minime notturne che spesso rimangono sopra i 22-23°C, con punte anche di 30 nel cuore del cemento milanese! L’effetto isola di calore urbana, già di per sé insopportabile, viene amplificato dall’umidità elevata, con notti caldissime e nessun filo d’aria.
La configurazione sinottica che precede questi eventi è ormai facilmente riconoscibile: presenza di geopotenziali alti in quota, isoterme particolarmente elevate alla quota di 850 hPa (all’incirca 1500 metri), e assenza totale di sistemi frontali attivi. In queste condizioni, il rischio di temperature record è decisamente alto, in particolare nelle zone urbanizzate.
Tra pochi anni un’Estate come questa sarà clemente!
Eventi che un tempo potevano definirsi rari, oggi si ripetono ogni Estate, con impatti sistemici non solo sulla salute pubblica, ma anche sull’agricoltura e sull’economia. Le ondate di calore dell’Estate 2023 e di quella in arrivo nel 2025 rappresentano solamente l’inizio di una tendenza che si prevede in continuo aggravamento.
Pare logico ricordare che, oramai, le stagioni calde cominciano già dalla fine di Maggio e proseguono fino a Ottobre, con brevi ma violentissime pause. Non resta che adattarci a questo stravolgimento meteo climatico. Di tempo ne abbiamo avuto molto per invertire la rotta, ma abbiamo nascosto per decenni la testa sotto la sabbia. (METEOGIORNALE.IT)
