Nel contesto attuale, il mese di Giugno sta proseguendo con una evidente mancanza di piogge, elemento che caratterizza ormai gran parte della situazione meteo italiana. Fatta eccezione per alcune zone settentrionali, dove violenti temporali hanno fatto capolino localmente e per alcune aree siciliane, il resto del Paese continua a essere dominato da condizioni anticicloniche fortemente stabili.
A guidare il tempo sulla scena mediterranea è la presenza ben salda di un promontorio subtropicale nordafricano, una figura di Alta Pressione che continua a influenzare pesantemente le dinamiche meteo su tutto il bacino centrale del Mediterraneo. Questo Anticiclone africano, già responsabile della forte ondata di caldo dei giorni scorsi, sembra destinato a perdurare, accompagnandoci per un periodo ancora lungo.
Secco al Sud: giugno da record per assenza di piogge
Nelle regioni meridionali, il quadro meteo risulta ancor più critico. Alcune città, tra cui Bari, non hanno registrato nemmeno un millimetro di precipitazioni per l’intero mese di Giugno. È altamente probabile che l’intero mese si chiuda con accumuli pari a zero, una circostanza meteo piuttosto rara ma significativa, che certifica l’estrema persistenza dell’Anticiclone in queste aree.
La situazione meteo al Sud resta dunque contrassegnata da una siccità prolungata, con il suolo sempre più secco e con ripercussioni anche su agricoltura e riserve idriche. Anche in presenza di una possibile attenuazione parziale dell’Alta Pressione, non si intravedono nel breve termine fronti capaci di rompere davvero questa lunga fase stabile e calda.
Inizio Luglio: primi segnali di instabilità al Nord
Osservando l’evoluzione meteo nei prossimi giorni, emerge qualche possibilità di piogge e temporali, anche se in modo molto discontinuo e localizzato. Alcuni fenomeni instabili potrebbero verificarsi tra la fine di Giugno e i primissimi giorni di Luglio, ma si tratterebbe perlopiù di temporali sparsi, intensi localmente e associati a fenomeni severi come grandinate, nubifragi improvvisi e raffiche di vento discendente (downburst).
Due sarebbero le finestre temporali più propense all’instabilità: la prima è attesa per Giovedì 26 Giugno, quando un modesto impulso instabile atlantico attraverserà l’Europa centrale portando instabilità su Alpi, Prealpi e sulle zone pedemontane del Nord. In questa fase, potranno formarsi celle temporalesche organizzate, accompagnate da colpi di vento e locali grandinate.
Caldo dominante ma con qualche temporale pomeridiano
Una seconda fase di instabilità meteo, meno organizzata ma comunque degna di nota, potrebbe svilupparsi tra Lunedì 30 Giugno e Martedì 1 Luglio. In questo caso si tratterebbe di temporali convettivi pomeridiani e serali, innescati da un temporaneo indebolimento dell’Alta Pressione in quota.
Va tuttavia sottolineato che, pur in presenza di fenomeni convettivi localizzati, le temperature rimarranno molto elevate su tutta la Penisola. In particolare al Nord, si toccheranno facilmente i 35-37°C, mentre sulle regioni tirreniche e nelle grandi città, l’afa renderà il clima ancora più opprimente. Anche laddove si svilupperanno temporali estivi, l’effetto sarà solo quello di un rinfrescamento momentaneo, rapidamente seguito da un ritorno di caldo intenso.
Ipotesi per la prima parte di Luglio
Non è del tutto escluso che una rottura del pattern anticiclonico possa avvenire nel corso della prima decade di Luglio. Tuttavia, ad oggi, questa opzione resta solo una debole ipotesi modellistica, e non trova ancora conferme affidabili nelle principali simulazioni meteo. I principali modelli numerici mostrano ancora scenari dominati dall’Anticiclone africano, con condizioni di stabilità atmosferica e caldo estremo estesi su tutta l’area del Mediterraneo centrale e occidentale.
Nei prossimi giorni, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione meteo, con particolare attenzione agli eventuali scambi meridiani tra masse d’aria calda e correnti più fresche in quota, che potrebbero aprire la strada a rotture temporanee della stabilità estiva.
Nel frattempo, il meteo di Giugno si avvia verso la chiusura come uno dei più asciutti e caldi degli ultimi anni, specialmente nel Mezzogiorno e nelle isole maggiori, dove l’Anticiclone africano continua a bloccare qualunque ingresso perturbato atlantico.
