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Giugno meteo esplosivo: la FORNACE Africana prima della Furia ARTICA

Furia Artica alle Porte: il Crollo Termico Shock e il Rischio Fenomeni Violenti

Federico Russo di Federico Russo
01 Giu 2025 - 12:00
in A La notizia del giorno, Ad Premiere, Meteo News
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Dopo una primavera caratterizzata da una stasi meteo quasi inedita sul continente europeo, i principali centri di calcolo meteorologico globale convergono nel delineare un radicale cambio di scenario. L’ingresso nella stagione estiva 2025 si preannuncia come un periodo di profonda trasformazione della circolazione emisferica, con le onde di Rossby che si preparano a modificare il loro comportamento e a inaugurare dinamiche decisamente più vivaci rispetto ai mesi trascorsi.

 

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Questo mutamento non è un capriccio del tempo, ma la conseguenza diretta di un riassetto su vasta scala, innescato dalla fine del lungo dominio de La Niña e dalla ripresa della cruciale attività convettiva sul Pacifico tropicale.

 

L’analisi si concentra su segnali inequivocabili che preannunciano un’estate meteorologica 2025 tutt’altro che monotona. Assistiamo a una vera e propria “ripartenza” della macchina atmosferica globale, un fenomeno che promette di influenzare significativamente il tempo sul nostro continente.

 

Il Tramonto de La Niña e il Risveglio del Pacifico: L’Aumento dell’Angular Momentum Atmosferico (AAM)

Per mesi, durante l’inverno e gran parte della primavera, abbiamo osservato una convezione tropicale quasi “paralizzata”, insolitamente debole e confinata nel Pacifico centrale. Questo schema è stato una diretta conseguenza della persistenza de La Niña. Ora, con il definitivo esaurirsi di questa fase, si rileva un’inversione di tendenza: la convezione sta finalmente riguadagnando dinamismo, spostandosi e attivando una configurazione atmosferica più energica e mobile.

 

Questo “risveglio” ha una risonanza planetaria: si traduce in un incremento dell’Angular Momentum Atmosferico (AAM). L’AAM è un parametro fisico fondamentale che descrive la quantità di moto rotazionale dell’atmosfera terrestre. Un suo aumento è spesso il preludio all’instaurarsi di nuovi pattern climatici a scala emisferica, indicando che le forze zonali (ovest-est) e meridiane (nord-sud) stanno trovando un nuovo equilibrio. In termini più semplici, l’atmosfera sta cambiando marcia, preparandosi a un regime più tipicamente estivo ma con peculiarità tutte da decifrare.

 

L’Espansione della Cella di Hadley: Caldo Record a Ovest, Instabilità a Est

Un altro indicatore chiave del cambio di stagione e delle sue implicazioni è l’espansione verso nord della cella di Hadley. Questa imponente cella di circolazione convettiva, che governa i flussi atmosferici nella fascia tropicale, si era mantenuta a latitudini relativamente basse. Ora, i modelli indicano una sua decisa risalita verso l’Europa occidentale. Questo movimento trascina con sé una cupola di alta pressione subtropicale, le cui conseguenze sono già tangibili.

 

Sulla Penisola Iberica, si è già consolidato un robusto promontorio anticiclonico. Le temperature hanno subito un’impennata, raggiungendo valori eccezionali per il mese di giugno, con geopotenziali in quota tipici del culmine della stagione estiva. Questa situazione prefigura possibili ondate di calore intense e precoci per l’area. In netto contrasto, il settore sud-orientale del Mediterraneo vive una fase opposta, con valori termici e di pressione al di sotto delle medie climatiche. Ciò è sintomo di una circolazione ancora frammentata e disomogenea, un segnale della complessa transizione in atto.

 

Rottura Ciclonica delle Onde (CWB): La Dinamica Chiave per Giugno 2025

Il principale artefice di questo nuovo assetto atmosferico è un fenomeno noto come Cyclonic Wave Breaking (CWB), ovvero la “rottura ciclonica” delle onde atmosferiche planetarie. Si tratta di un processo dinamico complesso che ha il potere di stravolgere i flussi zonali (le correnti principali che viaggiano da ovest verso est). Le CWB favoriscono la formazione di strutture anticicloniche persistenti in alcune regioni e, al contempo, condizioni di instabilità duratura in altre.

 

Nel contesto attuale, la ripresa della convezione tropicale, prima sul Pacifico e successivamente sull’Atlantico, ha innescato una cascata di rotture cicloniche. Questa sequenza sta “pilotando” l’alta pressione subtropicale verso l’Europa occidentale. Le proiezioni a medio termine dei principali modelli suggeriscono che questo schema potrebbe perdurare per buona parte di giugno. Tuttavia, non si tratterebbe di una stabilità anticiclonica monolitica su tutto il continente. Si profila infatti una nuova fase di blocco anticiclonico sull’Europa settentrionale.

 

Questo scenario, secondo le analisi più recenti, potrebbe aprire la strada, verso la metà di giugno, a una discesa di nuclei d’aria fresca dai quadranti nord-orientali verso il Mediterraneo centro-orientale, Italia inclusa. Un tale sviluppo metterebbe bruscamente fine al dominio dell’anticiclone africano su queste aree, con un potenziale incremento del rischio di fenomeni meteorologici estremi a causa dei forti contrasti termici.

 

Prospettive per Giugno: Nuova Impennata dell’AAM e il Ruolo del Continente Marittimo

Sebbene nei prossimi giorni sia attesa una temporanea flessione dell’AAM, legata alla conclusione della fase positiva di due importanti indici di teleconnessione (il Modo Tropicale Atlantico, +MT, e il Pacific-North American pattern, +PNA), si prevede una possibile nuova ripresa dell’AAM intorno alla metà di giugno.

 

Questa potenziale evoluzione è strettamente legata al probabile spostamento della principale area di convezione tropicale verso il cosiddetto “Continente Marittimo“. Quest’area, che comprende l’arcipelago indonesiano e le regioni circostanti fino all’Australia settentrionale, è un vero e proprio “hotspot” climatico, spesso epicentro di intense anomalie convettive. Tale spostamento sarebbe favorito da un Indice dell’Oceano Indiano (IOD) in fase negativa (-IOD), una configurazione che tende a intensificare la convezione nella fascia equatoriale del Pacifico occidentale e dell’Oceano Indiano orientale.

 

Se questa dinamica venisse confermata, l’effetto più probabile sarebbe una riattivazione dei flussi occidentali a scala emisferica. Per l’Europa meridionale, ciò potrebbe tradursi nel ritorno di ondate di calore più strutturate e persistenti. Contemporaneamente, le regioni più settentrionali del continente potrebbero sperimentare nuove fasi instabili e perturbate. Si delineerebbe così una tipica alternanza estiva, caratterizzata da marcate escursioni termiche e variabilità, che potrebbe accompagnarci per l’intero mese di giugno.

 

Conclusione: L’Estate 2025 Debutta all’Insegna della Complessità Dinamica

Il quadro che emerge all’inizio dell’estate meteorologica 2025 è lungi dall’essere semplice o lineare. Dopo mesi di relativa staticità atmosferica, la circolazione sull’emisfero nord sta entrando in una fase di spiccato dinamismo. Questa evoluzione è il risultato di un intreccio complesso di fattori: le variabili tropicali in primis (come il risveglio del Pacifico e l’attività sul Continente Marittimo), le oscillazioni convettive e i pattern di teleconnessione in continua evoluzione.

 

Tutti gli indicatori suggeriscono che giugno 2025 sarà un mese di transizione cruciale. Dobbiamo attenderci frequenti sbalzi termici e una probabile alternanza tra ondate di caldo anomalo e fasi perturbate più o meno intense, a seconda del delicato equilibrio di forze tra le dinamiche tropicali e quelle delle medie latitudini. Si preannuncia un’estate capace di riservare sorprese meteo.

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