L’analisi meteo è chiara. Siamo nel cuore di una decisa espansione dell’Anticiclone sub-tropicale, che dall’entroterra del Nord Africa ha iniziato a spingersi con crescente vigore verso il bacino del Mediterraneo centrale. Tale figura barica, alimentata da masse d’aria molto calde in quota, garantirà condizioni stabili e soleggiate, con valori termici decisamente oltre le medie del periodo, tipici della piena Estate.
Qualche dato
Fino a Venerdì 2 Maggio i valori massimi son compresi tra i 26°C e i 30°C, con picchi locali che potrebbero raggiungere i 32°C in alcune aree interne di Sardegna, Sicilia, Basilicata e Puglia. Il clima si manterrà quindi particolarmente mite anche in montagna, dove lo zero termico salirà fino a quote prossime ai 4000 metri sulle Alpi centro-occidentali, un valore piuttosto inusuale per questa fase dell’anno.
Ma non durerà!
Nonostante il quadro favorevole che si delinea per i prossimi giorni, l’equilibrio garantito dall’Alta Pressione africana si dimostrerà effimero. Le più recenti elaborazioni dei modelli previsionali evidenziano come già entro la giornata di Domenica 4 l’Anticiclone comincerà a mostrare segnali di cedimento, minato dall’arrivo di correnti d’aria più fresca in discesa dal Nord Europa.
Questi flussi settentrionali riusciranno progressivamente a sfondare il campo anticiclonico, attivando un cambiamento meteo piuttosto rapido che si concretizzerà a partire dal Lunedì 5, quando la prima area geografica a essere interessata da rovesci e temporali sarà il Nord-Est, in particolare le regioni alpine e prealpine del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Alto Adige.
Le condizioni saranno propizie per fenomeni intensi, spesso accompagnati da raffiche di vento impetuose e grandinate di grosse dimensioni, dovute alla forte instabilità atmosferica e ai marcati contrasti termici tra l’aria calda preesistente e quella fresca in ingresso.
L’espansione del maltempo
L’evoluzione meteo successiva prevede che l’instabilità possa spingersi rapidamente dapprima al Nord-Ovest e poi verso il Centro Italia, coinvolgendo in modo più marcato le regioni tirreniche. Particolare attenzione merita la Toscana e alla Liguria di Levante, dove potrebbero svilupparsi intensi nuclei temporaleschi soprattutto nelle aree interne e collinari, ma non si esclude che anche le coste possano essere interessate da brevi ma forti rovesci di pioggia.
A seguire, entro la giornata di Giovedì 7, il peggioramento potrebbe estendersi anche al Meridione, lambendo dapprima la Campania, quindi Basilicata, Calabria tirrenica e parte della Puglia settentrionale. Non sono esclusi episodi temporaleschi anche sulla Sicilia occidentale, in particolare tra il Trapanese e il Palermitano. Mancano ancora alcuni giorni per dettagli più precisi…
Temperature in calo
Il ritorno del maltempo coinciderà anche con un sensibile abbassamento delle temperature, dovuto sia alla rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, sia alla maggiore copertura nuvolosa. I termometri perderanno tra i 7°C e i 10°C rispetto ai giorni precedenti, riportando i valori termici su livelli più consoni alla Primavera, o in alcuni casi anche leggermente inferiori alla media.
Il raffreddamento sarà inoltre accompagnato da venti moderati o forti, inizialmente di libeccio, poi di tramontana o grecale, che accentueranno la sensazione di freddo, in particolare nelle prime ore del mattino e durante la notte.
Primavera ancora capricciosa
Il passaggio repentino da giornate dal sapore estivo a una situazione più instabile e fresca è assolutamente tipico della stagione primaverile, che in molte zone del bacino del Mediterraneo è caratterizzata da forti escursioni termiche, improvvisi cambiamenti di tempo e da un alternarsi frequente tra Alta Pressione e sistemi perturbati.
In particolare, l’inizio di Maggio è spesso soggetto a dinamiche atmosferiche ancora incerte, dove la presenza dell’Anticiclone africano di solito è temporanea, facilmente scardinata dalle spinte più fredde in discesa dall’Artico o dalla Penisola Scandinava. Questa coabitazione forzata di masse d’aria di diversa origine e temperatura rende il periodo particolarmente fertile per lo sviluppo di fenomeni meteo violenti. In fondo, cari lettori, siamo in Primavera. Per il sole e il caldo c’è la stagione estiva, che non delude mai…
