(METEOGIORNALE.IT) Un impatto devastante e la stagione come fattore chiave
Un nuovo studio pubblicato nel 2022 suggerisce che l’asteroide che ha causato l’estinzione dei dinosauri circa 66 milioni di anni fa sia precipitato sulla Terra in primavera, con conseguenze ancora più drammatiche per l’emisfero settentrionale. I dati provengono dall’analisi di pesci fossili eccezionalmente conservati nel celebre sito di Tanis, situato nel Nord Dakota, negli Stati Uniti.
Secondo gli scienziati, la stagione dell’impatto ha avuto un ruolo cruciale nel determinare quali specie siano sopravvissute e quali no. In primavera, molti animali nell’emisfero settentrionale erano impegnati in attività riproduttive, nella cura dei piccoli o nella ricerca di cibo dopo l’inverno. Questo li avrebbe resi particolarmente vulnerabili alle devastazioni provocate dallo schianto dell’asteroide.
Tanis: una finestra fossilizzata sul giorno dell’impatto
Il sito di Tanis, già noto per aver custodito testimonianze rare del confine K-Pg (Cretaceo-Paleogene), ha fornito indizi straordinari. I pesci fossilizzati mostrano una distribuzione degli isotopi di ossigeno nelle ossa che indica con precisione il periodo stagionale in cui sono morti: proprio la primavera boreale. Gli scienziati hanno identificato strati sedimentari ricchi di iridio – un elemento associato agli impatti asteroidali – e tracce di vetrificazioni causate da calore estremo, compatibili con i primi istanti dopo l’impatto.
L’emisfero sud: letargo e rifugi naturali
La primavera nell’emisfero nord coincideva con l’autunno o l’inizio dell’inverno nell’emisfero australe. Secondo Melanie During dell’Università di Uppsala, molte specie meridionali potrebbero essere sopravvissute in numero maggiore perché in letargo, oppure protette nei rifugi naturali durante la stagione fredda. Questo “vantaggio stagionale” avrebbe contribuito a una ripresa ecologica più rapida, quasi il doppio rispetto a quella dell’emisfero settentrionale.
Riflessioni sull’equilibrio ecologico globale
Lo studio non si limita a illuminare un dettaglio cronologico: suggerisce che l’impatto stagionale degli eventi catastrofici può cambiare il destino degli ecosistemi. Le dinamiche stagionali, spesso sottovalutate, risultano quindi determinanti nella resilienza biologica e nella capacità di adattamento delle specie. Il lavoro svolto a Tanis aggiunge un tassello importante alla ricostruzione dell’evento che ha cambiato per sempre la vita sul nostro pianeta.
Fonti: (METEOGIORNALE.IT)
- Nature (https://www.nature.com/articles/s41586-022-04446-1)
- Uppsala Universitet (https://www.uu.se/en/news/archive/2022-02-23-the-day-the-dinosaurs-died-it-was-spring-in-the-northern-hemisphere)
