(METEOGIORNALE.IT) Seconda parte di maggio decisamente fresca su buona parte dell’Europa e sul Centro Est Mediterraneo. Era nei forecast già di inizio mese che questo maggio avrebbe potuto avere un’evoluzione termicamente sotto tono e, difatti, così è stato.
Dalla seconda decade in poi, dopo una prima all’insegna di una circolazione anche instabile, ma più mite occidentale o sud-occidentale, le correnti si sono disposte da Nordest, ossia dai settori baltici-russi verso l’Europa centrale e poi confluenti verso la Francia e la Penisola Iberica.
Circolazione, dunque, essenzialmente fresca di tipo continentale che ha raggiunto l’Italia da Ovest dopo aver piegato in corrispondenza di Francia e Spagna, in un corridoio depressionario di ritorno occidentale, ma comunque aria fresca e sotto le medie tipiche del periodo.
Oltre a una costante instabilità, da metà mese circa, anche il Mediterraneo centrale e il territorio italiano sono stati interessati da una circolazione fresca senza soluzione di continuità, tant’è che negli ultimi 10/15 giorni le temperature sono state sotto media su buona parte dei settori o al più localmente in media.
Poi, progressivamente, negli ultimi giorni la configurazione barica ha assunto una componente via via più meridiana, con una progressiva avanzata dell’alta pressione subtropicale da Ovest verso i settori centrali del nostro bacino e, dunque, con una verticalizzazione del canale fresco settentrionale verso i meridiani nostrani, in evoluzione proprio in queste ore verso i Balcani e l’Est Europa.
La disposizione più settentrionale delle correnti, ha comportato, proprio nel fine settimana in corso, un ulteriore abbassamento della temperatura, con il culmine proprio nella giornata odierna.
A fronte di un progressivo e più generale miglioramento del tempo, per aria più asciutta e fresca proveniente da Nord, con ampio soleggiamento sul territorio, salvo più nubi su estremo Sud e su Alpi, qui anche con qualche residuo rovescio, i valori termici si sono posti diffusamente quattro o cinque gradi sotto le medie tipiche del periodo su tutti i settori adriatici, su quelli appenninici centrali e su tutto il Sud, Sicilia compresa.
Sul medio Adriatico e sui relativi settori appenninici, calo ancora più esasperato, fino a 7-8 gradi sotto le medie tipiche del periodo. Da evidenziare come piuttosto eccezionale, grazie anche alla serenità del cielo e alla particolare orografia del territorio, favorevole al ristagno di aria fredda negli strati medio-bassi e all’annullamento della ventilazione per una collocazione sotto vento, valori minimi mattutini addirittura da GELO su diverse aree interne appenniniche tra Abruzzo e Umbria.
In particolare, si sono registrate minime intorno a 0° sui 600/700 m a L’Aquila, per l’esattezza -0,1° registrati dalla stazione di l’Aquila ovest sui 645 m; temperatura di -0,5° a Cascia, in provincia di Perugia sui 614 m.
Incredibile a fine maggio, ma vero. Molti valori intorno allo 0 ° o 1-2° sopra su tante altre aree appenniniche interne circostanti, tra 600 e 1000 m. L’aria freddina si sta facendo sentire, naturalmente, su tutti i settori adriatici centro meridionali e su buona parte del Sud, nonostante un cielo spesso soleggiato, a causa anche di una sostenuta ventilazione settentrionale, localmente forte in Appennino e su coste e bacini più a Sud.
Già entro domani, però, con l’aumento della pressione da Ovest, la circolazione fredda andrà attenuandosi, tuttavia i valori, benché in aumento, continueranno a rimanere sotto media sulle aree centro-meridionali, soprattutto adriatiche e del Sud peninsulare ancora per alcuni giorni della prossima settimana. (METEOGIORNALE.IT)
