Un’intensa perturbazione atlantica alimentata da un fiume atmosferico guidato dal Jet Stream si sta abbattendo sull’Europa centro-occidentale e colpirà duramente l’Italia settentrionale e parte del Centro nei prossimi giorni. La mappa allegata, proveniente dal modello ad alta risoluzione ICON DWD, evidenzia chiaramente l’eccezionalità dell’evento meteorologico in corso: le precipitazioni cumulative previste fino al 19 Aprile 2025 mostrano colorazioni accese in rosa, fucsia e arancione, indicanti accumuli superiori anche ai 200 mm, con punte locali oltre i 290 mm.
La dinamica è tipica dei fenomeni monsonici, causati dalla risalita di masse d’aria umida subtropicale lungo il profilo di un Jet Stream molto ondulato. Questo ha creato un canale di trasporto diretto di vapore acqueo dall’Atlantico subtropicale fino al Bacino del Mediterraneo, concentrandosi con forza sulla catena alpina e le regioni prealpine italiane.
Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia saranno le aree maggiormente interessate, dove le precipitazioni saranno persistenti e localmente torrenziali, con possibilità di criticità idrogeologiche e rischi alluvionali.
Gli accumuli previsti per i principali capoluoghi italiani confermano l’eccezionalità dell’evento. Il record nazionale spetta a Verbania, che potrebbe ricevere fino a 293 mm di pioggia in soli 5 giorni. A seguire, Biella con 230 mm, Varese a 164 mm, Novara con 155 mm e Como con 132 mm. Tutte queste città si trovano nell’area pedemontana settentrionale, dove la stau orografica intensifica i fenomeni.
Torino con 122 mm, Milano con 98 mm e Bergamo con 97 mm confermano come anche le zone urbane della Pianura Padana siano pesantemente coinvolte. In Friuli Venezia Giulia, spicca Udine con 124 mm, seguita da Pordenone e Gorizia oltre i 110 mm.
Tra le città appenniniche, Rieti emerge con 106 mm, seguita da Terni con 84 mm, Viterbo con 79 mm, Roma con 77 mm, Perugia con 76 mm e Arezzo con 73 mm: questi dati sottolineano come anche il Centro Italia sia sotto l’influsso del sistema perturbato.
Scendendo verso il Sud Italia, gli accumuli risultano decisamente più contenuti. Si passa dai 30 mm di Caserta ai 26 mm di Napoli e Salerno, per poi scendere rapidamente sotto i 10 mm su gran parte di Puglia, Calabria e Sicilia. Località come Catania, Lecce, Messina e Taranto riceveranno appena 1 mm di pioggia in cinque giorni, segno di una distanza netta tra i regimi meteo settentrionali e meridionali.
Osservando la mappa su scala continentale, si nota un ampio fronte perturbato che interessa Francia, Svizzera, Germania meridionale e Austria, tutte aree che mostrano tonalità intense indicanti accumuli sopra i 150 mm, soprattutto in corrispondenza dei rilievi alpini e del Giura. Anche la Corsica e la Costa Azzurra risultano bersagliate, così come la zona centro-occidentale del Mar Tirreno, dove sono previsti intensi sistemi convettivi.
La colorazione arancione della mappa su aree come l’Alto Piemonte e le valli alpine lombarde sottolinea la possibilità di alluvioni lampo, esondazioni fluviali e frane. Il terreno è già saturato da piogge recenti, rendendo il rischio ancor più concreto. Le autorità hanno già emesso allerta meteo arancione e rossa per diverse province del Nord, tra cui Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Varese, Como, Lecco e Bergamo.
Siamo di fronte a una delle fasi di maltempo più intense della Primavera 2025. Il connubio tra energia tropicale, Jet Stream attivo e orografia alpina ha generato un episodio pluviometrico di scala eccezionale, da monitorare costantemente. Si raccomanda massima attenzione agli spostamenti, in particolare nelle aree montane e collinari del Nord e del Centro Italia.
