
Il lungo periodo estremamente piovoso, ma anche mite, è ormai agli sgoccioli ed il meteo cambierà radicalmente con l’inizio della prossima settimana. Lo stop al maltempo coinciderà con un’irruzione d’aria artica pronta a lambire l’Italia, con ritorno pur temporaneo a condizioni di stampo invernale.
Non avremo probabilmente un coinvolgimento troppo diretto di quest’irruzione fredda, nel senso che il tutto avverrà in un contesto relativamente anticiclonico. Le temperature caleranno in modo significativo, ma in compenso non ci sarà alcun particolare peggioramento ed anzi le precipitazioni saranno sporadiche.
Il calo termico non sarà accompagnato da particolare instabilità, anche se ci saranno un po’ di contrasti fra l’aria fredda in arrivo da est ed infiltrazioni umide da ovest. Questo afflusso freddo sarà però sufficiente per riportare aria d’Inverno, specie sulle regioni orientali e al Sud.
Lo sbalzo termico sarà davvero eclatante, tenendo conto del picco di caldo anomalo fuori stagione che sta portando la colonnina di mercurio al momento su valori molto elevati al Sud e sul medio versante adriatico. Basti pensare che in Sicilia, sul palermitano, si è sfondato il muro dei 30 gradi per la prima volta nell’anno.
La fase acuta di caldo inizierà a scemare nel corso del weekend, grazie all’ingresso di correnti più fresche ed instabili dalla Valle del Rodano. Le temperature inizieranno a calare, ma sarà solo un’anteprima del raffreddamento più netto atteso all’inizio della prossima settimana.
Breve parentesi invernale e fugaci precipitazioni nevose anche a quote collinari
L’impulso d’aria artica si accompagnerà ad un veloce impulso frontale, che coinvolgerà le regioni adriatiche e tornerà anche qualche nevicata sui versanti esposti dei rilievi appenninici sin verso le colline. Le aree maggiormente coinvolte saranno soprattutto quelle fra Abruzzo, Molise e Puglia Garganica.
Fugaci conseguenze si potranno avere anche al Nord Italia, con qualche debole precipitazione sparsa Lunedì 17, nevosa sino in collina su Alpi Orientali e Appennino Emiliano-Romagnolo. A seguire i fenomeni si trasferiranno verso la fascia alpina occidentale, dove persisteranno sino alla prima parte di Martedì 18.
Quest’episodio invernale sembra durare poco, come tipico dei ritorni di freddo tardivo marzolino. Già da Martedì 18 il meteo migliorerà con l’ingresso più diffuso dell’aria fredda. Solo sulle due Isole Maggiori, trovandosi nell’area di confluenza tra masse d’aria diverse, insisteranno delle precipitazioni più diffuse.
Sarà un classico colpo di coda come già avevamo annunciato probabile per le dinamiche del Vortice Polare, ma nulla d’eclatante. Nuovi colpi di scena seguiranno nella seconda parte della settimana, con nuovi sbalzi termici classici della Primavera. La pausa dalle piogge potrebbe interrompersi entro fine mese.
