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Aprile, a sorpresa: Centro Meteo Europeo, ultimissime, prevale Inverno

Federico De Michelis di Federico De Michelis
24 Mar 2025 - 18:40
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Ad Premiere, Meteo News, Zoom
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Le proiezioni meteo estese fino all’8 Maggio 2025, elaborate dal modello ECMWF, offrono un quadro meteorologico primaverile insolitamente dinamico sull’intero territorio italiano. I dati aggiornati indicano precipitazioni superiori alla norma, temperature inferiori alla media e neve tardiva sulle Alpi e su alcune aree appenniniche, delineando scenari meteo del tutto anomali per la stagione primaverile.

 

Precipitazioni anomale: Italia sotto l’acqua

Il primo segnale evidente di un’anomalia meteo riguarda la quantità complessiva di pioggia prevista nelle prossime settimane. Secondo la mappa delle precipitazioni cumulate fino al 22 Aprile 2025, l’Italia sarà interessata da accumuli significativi su buona parte delle regioni. I valori più elevati si concentrano sul Nord-Ovest, con punte superiori ai 120 mm in Lombardia, Piemonte e Liguria. Anche le regioni centrali e meridionali riceveranno quantità notevoli: Toscana, Umbria, Lazio e Campania oscilleranno tra i 90 e i 110 mm, mentre Calabria e Sicilia raggiungeranno localmente i 130 mm.

Il dato più preoccupante arriva però dalla carta dell’anomalia pluviometrica: le aree più soggette a precipitazioni superiori alla media climatica del periodo 1991-2020 sono concentrate nel Centro-Sud e sul versante adriatico. In particolare, Abruzzo, Molise e Puglia mostrano anomalie positive comprese tra i +35 e i +50 mm, con picchi superiori ai +60 mm in Basilicata e nelle zone interne della Calabria. Questo suggerisce un ritorno frequente di perturbazioni atlantiche o ciclogenesi mediterranee, capaci di generare fenomeni localmente intensi.

 

Neve tardiva sulle Alpi e sorprese in Appennino

Sorprende anche la mappa dell’anomalia nevosa prevista nei prossimi 46 giorni, che mostra un’estensione della neve al suolo ben oltre il periodo tipico per la stagione primaverile. Le Alpi centro-occidentali, tra Piemonte, Valle d’Aosta e Alta Lombardia, faranno registrare accumuli nevosi notevoli, fino a oltre 180 cm in quota. Anche la catena alpina orientale, dalla Veneto al Friuli Venezia Giulia, sarà interessata da valori compresi tra i 50 e i 110 cm.

Un elemento rilevante è la comparsa della neve anche su alcuni tratti degli Appennini centrali, in particolare tra Marche, Umbria e Abruzzo, dove il modello segnala accumuli fino a 10-15 cm, soprattutto sopra i 1300-1400 metri di altitudine. Un simile scenario meteo, con ritorni di neve a Primavera avanzata, può causare problemi ai raccolti, ritardi nei lavori agricoli e disagi alla circolazione stradale in montagna.

 

Temperature sotto la media: il freddo si prolunga

La carta delle anomalie termiche evidenzia un altro aspetto rilevante del periodo che ci accompagna verso l’inizio di Maggio: su gran parte dell’Italia, le temperature medie saranno inferiori alla norma, con scarti negativi compresi tra -0,5 e -2,5 °C rispetto alla media trentennale. I valori più bassi si registreranno in Piemonte, Lombardia orientale e Trentino-Alto Adige, dove l’anomalia potrà raggiungere punte di -3,6 °C.

Anche il Centro Italia, con Toscana, Umbria, Marche e Lazio, sarà interessato da un raffreddamento persistente, seppur più contenuto, tra -1 e -1,5 °C. Al Sud, Campania, Calabria e Sicilia mostrano una tendenza più moderata, ma comunque inferiore alla norma, con scostamenti tra -0,3 e -1 °C.

Questo tipo di assetto meteo è solitamente associato alla presenza di saccature fredde che, scivolando sull’Italia da nord-est, mantengono attive le condizioni di instabilità e inibiscono il riscaldamento primaverile.

 

Focus sulla Pianura Padana e sulle Isole Maggiori

La Pianura Padana si conferma l’area più instabile d’Italia secondo le proiezioni meteo. Qui, infatti, si sommano anomalie positive di pioggia, neve residua sulle Alpi circostanti e temperature sensibilmente sotto media. In particolare, tra Emilia-Romagna e Lombardia orientale, si potrebbero registrare picchi di freddo anomalo e precipitazioni superiori ai 110 mm, un quadro che richiama le tipiche condizioni tardo invernali più che una Primavera inoltrata. Per altro, nella prima decade di aprile saranno spenti i termosifoni.

Al contrario, le Isole maggiori, pur coinvolte nel maltempo, sembrano mostrare un comportamento meteo più variegato. In Sardegna, si notano aree con anomalia pluviometrica negativa, specialmente nel centro-sud dell’isola, dove le piogge potrebbero risultare inferiori alla norma di circa 10 mm, mentre in Sicilia i valori sono nella media o lievemente superiori, con accumuli fino a 130 mm concentrati tra Messina e i rilievi interni.

 

Un quadro meteo instabile e fuori stagione

Le tendenze meteo per la seconda parte di Marzo e tutto il mese di Aprile 2025 confermano una primavera anomala su scala nazionale. Le condizioni meteorologiche saranno fortemente variabili, con frequenti episodi piovosi, temperature sotto la norma e ritorni di freddo e neve sulle aree montane. La combinazione di questi fattori potrà avere ripercussioni importanti su agricoltura, viabilità, turismo primaverile e salute pubblica, soprattutto per la persistenza di condizioni invernali in piena stagione di fioritura.

 

In sintesi, il Centro Meteo Europeo delinea per l’Italia una primavera 2025 molto lontana dalla stabilità: un periodo in cui sarà fondamentale monitorare costantemente l’evoluzione meteorologica, per affrontare al meglio gli effetti potenzialmente critici che questo clima instabile potrebbe causare nei diversi settori del Paese.

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