Il meteo riveste un ruolo fondamentale nello studio dell’inverno, soprattutto quando il Vortice Polare manifesta segnali di instabilità. Si parla di vera e propria esplosione del Vortice Polare quando la struttura atmosferica si suddivide in più parti, modificando radicalmente la circolazione generale del nostro emisfero. È importante sottolineare che, in tali circostanze, le correnti che solitamente provengono da ovest possono invertirsi, generando venti da est verso ovest. Questo fenomeno, secondo le analisi meteo, potrebbe risultare meno frequente in tempi recenti rispetto al passato, quando le ondate di freddo dalla RUSSIA, in particolare dalla SIBERIA, colpivano l’EUROPA con maggiore assiduità.
I modelli matematici suggeriscono che, in caso di rotta favorevole, il freddo possa spingersi fino alle regioni europee, portando le temperature fino a 20 °C sotto la media stagionale. È un quadro meteo che implica un repentino abbassamento termico: da condizioni relativamente miti si passa, talvolta nel giro di poche ore, a gelo intenso. Quando il clima si raffredda così bruscamente, i laghi e i fiumi possono congelare in superficie, provocando importanti criticità. Le previsioni meteo mostrano quanto sia arduo determinare la traiettoria esatta di questo evento: sebbene la probabilità che si verifichi sia spesso elevata, la localizzazione precisa resta incerta fino a poche ore prima. Ciò significa che la densità del freddo e l’effettivo impatto meteo si rivelano con maggiore chiarezza solo quando l’episodio inizia a manifestarsi.
I fenomeni meteo associati a un’esplosione del Vortice Polare possono causare gravi disagi, soprattutto se avvengono alla fine della stagione invernale, quando si crede che il rigore delle basse temperature sia in diminuzione. Nel NORD AMERICA, questi eventi risultano più violenti per diverse ragioni, tra cui l’assenza di barriere orografiche che frenino il freddo estremo proveniente dall’ARTICO. Le previsioni meteo nordamericane sono particolarmente accurate e riescono a dare un discreto margine di sicurezza alla popolazione, che viene allertata dell’arrivo di gelo intenso. Gli scenari più estremi, come quelli sperimentati nella città di BOSTON – situata all’incirca alla stessa latitudine di FIRENZE – mostrano fiumi parzialmente ghiacciati e temperature che possono superare i -20 °C, determinando condizioni meteo davvero estreme.
I bollettini meteo continuano a sottolineare l’importanza di monitorare l’andamento del Vortice Polare, poiché un suo eventuale cedimento potrebbe mettere in moto meccanismi in grado di portare gelo intenso anche in EUROPA. Tuttavia, per quanto le previsioni meteo annuncino possibili abbassamenti termici tra metà e fine febbraio, non ci sono indicazioni sufficienti per definire l’inverno 2024-2025 come particolarmente rigido. È plausibile che si verifichi un significativo calo delle temperature, ma non abbastanza prolungato da rivoluzionare la media termica stagionale. In definitiva, il meteo si conferma una scienza probabilistica in costante evoluzione: conoscere in anticipo questi fenomeni meteo straordinari è di grande utilità, specialmente in un contesto climatico dove le oscillazioni termiche possono avvenire con sorprendente rapidità. È quindi essenziale mantenere un costante aggiornamento meteo per prevenire possibili disagi e affrontare in modo consapevole qualsiasi variazione repentina dell’inverno.
