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Home A La notizia del giorno

Pioggia, neve, freddo, mitezza: cosa succede al meteo

Luca D'Angelo di Luca D'Angelo
11 Gen 2025 - 11:00
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Alla Prima Pagina Meteo, Meteo News
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L’Inverno sta per mostrare finalmente il suo volto più rigido in questo mese di Gennaio, con un cambiamento radicale delle condizioni meteo previsto a partire da Domenica 12 Gennaio. Dopo un avvio caratterizzato da temperature miti e un clima umido, l’Italia si prepara a una svolta significativa che porterà freddo intenso, venti tempestosi e fenomeni meteorologici severi.

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Una prima parte di Gennaio mite e piovosa

L’inizio del mese ha visto una prevalenza di Alta Pressione che ha mantenuto un contesto climatico relativamente stabile, ma umido, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord. Nelle ultime giornate, però, una perturbazione atlantica ha iniziato a interessare vaste aree del Paese, portando piogge diffuse e un aumento delle temperature rispetto alle medie stagionali.

 

Le regioni come la Lombardia orientale, il Triveneto, la Liguria di Levante e la Toscana sono state le più colpite da queste precipitazioni, che in alcuni casi si sono estese anche al versante tirrenico. Tuttavia, un graduale miglioramento è atteso già dal pomeriggio di oggi, quando il fronte perturbato si sposterà verso est, lasciando spazio a una tregua momentanea.

 

Il preludio al freddo: venti settentrionali in arrivo

La giornata di Venerdì 10 ha segnato una fase di transizione. I fenomeni piovosi sono ormai limitati a zone circoscritte, come la dorsale appenninica e la Valle d’Aosta, mentre un cambiamento nella direzione dei venti anticiperà l’arrivo di aria fredda. I venti inizieranno infatti a spirare dai quadranti settentrionali, preparando il terreno a un drastico ribaltamento meteorologico nel weekend.

 

Questa evoluzione è il preludio di un significativo abbassamento delle temperature e di un’intensificazione dei venti, con l’arrivo di correnti fredde di Bora, Grecale e Maestrale. Questi venti si fanno particolarmente intensi dalla serata di Sabato, raggiungendo forza di burrasca in molte zone.

 

Domenica di freddo acuto

L’elemento più rilevante sarà l’impatto di un ciclone in formazione tra il Tirreno meridionale e lo Ionio, che porterà condizioni meteorologiche estreme su gran parte dell’Italia. Durante la giornata di Domenica 12 Gennaio, si assisterà a un crollo termico significativo, con un calo delle temperature fino a 10°C nelle regioni centrali e diminuzioni più moderate, tra 4°C e 6°C, nelle aree settentrionali e meridionali.

 

Le regioni del Sud, in particolare la Calabria e la Sicilia, saranno le più colpite da nubifragi intensi e temporali violenti. Le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti, con accumuli significativi in poco tempo. Inoltre, l’aria fredda che accompagnerà il ciclone favorirà la formazione di neve fino a quote collinari sull’Appennino meridionale.

 

Le aree montuose della Campania e della Calabria potrebbero vedere nevicate significative, con accumuli consistenti già dai 300-500 metri di altitudine. Questa situazione rappresenterà un evento di grande rilievo per il Sud Italia, solitamente meno esposto a ondate di freddo di questa intensità.

 

Maltempo persistente fino a Lunedì

Le condizioni di forte instabilità non si esauriranno rapidamente. Anche la giornata di Lunedì 13 Gennaio sarà caratterizzata da fenomeni intensi, sebbene in progressiva attenuazione. I venti tempestosi, i temporali e le precipitazioni nevose continueranno a interessare diverse regioni, con una graduale riduzione dell’intensità a partire dal pomeriggio. Secondo le attuali previsioni, il maltempo lascerà definitivamente il Paese entro Martedì 14 Gennaio, quando si aprirà una nuova fase climatica.

 

Ma poi cambia tutto!

A partire da Mercoledì 15 Gennaio, si prevede il ritorno di un forte Anticiclone che potrebbe riportare stabilità atmosferica su gran parte dell’Italia. Questo sistema di Alta Pressione dovrebbe garantire giornate soleggiate e una diminuzione delle precipitazioni. Quanto durerà? A lungo, una fase meteo difficile da debellare…

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