Ieri, la terza perturbazione atlantica di gennaio ha raggiunto l’Italia, portando un significativo peggioramento del meteo, specialmente nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali del versante tirrenico. Le piogge hanno colpito con intensità il Levante Ligure, dove gli accumuli hanno raggiunto i 60-80 mm, mentre la neve è tornata sulle Alpi centro-orientali, sebbene a quote relativamente elevate, attorno ai 900-1000 metri. In netto contrasto, il Sud estremo e il versante adriatico hanno sperimentato solo una lieve copertura nuvolosa, ma con temperature anomale che hanno toccato i 20°C, ben 10°C al di sopra della media stagionale.
Nelle prossime ore, tuttavia, si prevede un drastico cambiamento delle condizioni meteo. Una poderosa massa di aria artica, prevista nel corso del weekend, porterà un forte abbassamento delle temperature e l’ormai certa formazione di un vortice ciclonico, che innescherà l’instabilità atmosferica. Questo scenario potrebbe tradursi in nevicate fino a quote basse, abbondanti piogge e venti intensi. Le aree centrali e meridionali della Penisola saranno maggiormente interessate, mentre il Nord Italia subirà un calo termico, rimanendo però ai margini del maltempo e delle precipitazioni.
Sabato 11: l’arrivo del fronte artico
La giornata odierna rappresenta una fase di transizione. Da sabato, le precipitazioni inizieranno a colpire le regioni centrali, estendendosi progressivamente verso il Sud, compresa la Sicilia. La neve, inizialmente limitata alle quote più alte dell’Appennino centrale, potrebbe scendere entro sera fino a 1000-1200 metri, con ulteriori cali durante la notte. Al Nord, nonostante un clima più asciutto, le temperature saranno rigide e i venti, dai quadranti settentrionali, si intensificheranno.
Domenica 12: freddo artico su tutta la Penisola
L’aria gelida avvolgerà l’intero territorio italiano Domenica, con un calo delle temperature che difficilmente supereranno i 10-12°C nelle ore più calde anche al Sud. Le minime scenderanno ulteriormente, favorendo gelate diffuse, specialmente al Nord Italia. I venti, ancora sostenuti da nord-est, accompagneranno la lenta evoluzione di un vortice ciclonico, responsabile di forti rovesci e temporali. La neve potrebbe imbiancare le colline, specie su Abruzzo e Molise, mentre il Nord continuerà a sperimentare condizioni relativamente stabili ma con un clima rigido.