Il gelo dell’est sta facendo molta fatica a dirigersi verso ponente, ostacolato da un vortice polare ancora molto coriaceo e insistente. Questo vortice spazza via ogni possibilità di ondate di freddo e neve sull’Europa occidentale. Al momento, il grande freddo è confinato sulla Russia europea e sulla Scandinavia, dove è stato sopraffatto dalle correnti più tiepide provenienti dall’Atlantico. Insomma, il meteo attuale risulta tutt’altro che invernale su gran parte del continente.
Una breve parvenza d’inverno al Sud
L’unica parvenza di inverno l’abbiamo avuta effettivamente al Sud Italia e sull’Appennino centrale lo scorso weekend, quando un ciclone è riuscito a richiamare aria fredda dai Balcani, generando nevicate fino a quote collinari. Tuttavia, questa configurazione è stata possibile grazie a un imponente anticiclone, che ha cancellato l’inverno su tutta l’Europa centro-settentrionale, inclusa la Scandinavia, dove attualmente il tempo è stabile e le temperature sono molto superiori alle medie stagionali.
Lo scacchiere barico sul vecchio continente subirà qualche modifica nel corso della prossima settimana, ma anche in questa occasione non si intravede l’arrivo di freddo intenso o neve a bassa quota sull’Italia e sull’Europa centro-occidentale. Le perturbazioni atlantiche torneranno a scorrere e riporteranno la pioggia sul Nord Italia a partire dal 22 gennaio, ma il grande freddo sembra destinato a rimanere confinato sulla Russia europea.
La mitezza nordafricana in arrivo a fine gennaio
Anche per l’ultimissima parte di gennaio, non si intravedono segnali positivi dal punto di vista invernale. Il vortice polare, molto compatto e coriaceo, potrebbe addirittura scatenare un’ondata di mitezza nordafricana a ridosso dei giorni della Merla, contribuendo a un significativo incremento delle temperature su tutto lo Stivale. Ma questo assaggio di primavera potrebbe davvero chiudere in anticipo l’inverno?
Svolta gelida a Febbraio?
Ovviamente no. Nel mese di febbraio, il gelo siberiano potrebbe gradualmente farsi strada verso il vecchio continente, approfittando della fisiologica disfatta del vortice polare, che andrà incontro al suo naturale declino di fine inverno. Un vortice più debole consentirebbe l’ingresso del grande freddo sull’Europa, dove potrebbe incontrare le perturbazioni atlantiche, dando vita al famoso connubio tra il gelo dell’est e l’umidità dell’Atlantico.
Questo connubio è spesso responsabile, in passato, di nevicate significative fino a quote bassissime o addirittura in pianura, soprattutto sulle regioni del Nord Italia. Nei prossimi giorni, sarà importante seguire con attenzione gli aggiornamenti per capire se questi scenari meteo potranno divenire realtà nel mese di febbraio.
