Le ondate di gelo che colpiscono il NORD AMERICA rappresentano un fenomeno meteo estremamente intenso. Grazie a una orografia particolarmente favorevole, le irruzioni fredde provenienti dal CANADA possono scendere con grande rapidità verso sud, spesso raggiungendo in poche ore il GOLFO DEL MESSICO.
Questa caratteristica è dovuta alla sostanziale assenza di barriere montuose che possano opporsi all’avanzata dell’aria polare. Le Grandi Pianure offrono un corridoio naturale attraverso cui l’aria artica si sposta senza ostacoli, trasportando temperature sotto lo zero perfino in aree dal clima mite. È frequente osservare come, in condizioni di forte meteo invernale, alcune zone settentrionali dello Stato della FLORIDA o delle regioni costiere del GOLFO DEL MESSICO possano registrare valori che scendono sotto i 0 °C. Questo tipo di ondata di gelo si sviluppa con una dinamicità sorprendente e può provocare danni significativi all’agricoltura, specialmente nelle coltivazioni subtropicali.
Nell’EUROPA occidentale, il meteo è influenzato da una conformazione orografica più articolata e dalla presenza dell’Oceano Atlantico. I venti da nord o nord-ovest, che nel NORD AMERICA convogliano in maniera diretta il flusso gelido, qui invece si caricano di umidità attraversando l’oceano. L’azione della Corrente del Golfo mitiga notevolmente l’aria artica, poiché le acque relativamente calde dell’oceano cedono calore e innalzano le temperature. Inoltre, le catene montuose come le Alpi e gli Appennini giocano un ruolo di barriera naturale, rallentando le irruzioni fredde che tendono a provenire dalle alte latitudini. Questo fa sì che le ondate di gelo in EUROPA siano spesso meno intense rispetto a quelle nordamericane, o vengano deviate verso est, colpendo maggiormente la Scandinavia e la Russia.
La conseguenza di tale orografia complessa è che, sebbene le incursioni artiche possano risultare severe in determinate circostanze, raramente assumono la stessa portata delle avvezioni polari nordamericane. In EUROPA si assiste spesso a un raffreddamento più graduale, con fenomeni nevosi localizzati e temperature inferiori alla media soltanto nelle regioni settentrionali o nelle zone interne. Quando invece si verificano ondate di gelo particolarmente intense, queste tendono a svilupparsi a causa di blocchi meteo che fanno ristagnare aria molto fredda sulle aree continentali.
Nel NORD AMERICA, oltre alle spettacolari ondate di gelo, esistono ulteriori eventi meteo estremi che evidenziano la dinamicità del clima del continente. Uno dei fenomeni più conosciuti è il Lake Effect Snow, che si sviluppa quando masse d’aria gelida attraversano i Grandi Laghi. L’evaporazione dell’acqua relativamente calda alimenta la formazione di nubi a sviluppo verticale, capaci di scaricare abbondanti quantità di neve in regioni circoscritte. Questo fenomeno può causare accumuli nevosi eccezionali in poche ore, con impatti significativi sul traffico e sui servizi essenziali.
Un altro esempio di meteo estremo in NORD AMERICA sono le cosiddette tempeste che colpiscono il nordest degli STATI UNITI, spesso accompagnate da venti assimilabili a quelli di un uragano. Questi sistemi di bassa pressione possono formarsi lungo la costa atlantica e, grazie all’interazione con l’aria molto fredda proveniente dall’interno del continente, sviluppano un gradiente di pressione elevato. Le raffiche tempestose possono superare i 120 km/h, abbattendosi su aree densamente popolate, con rischi per infrastrutture e trasporti. Tale combinazione di temperature rigide, nevicate intense e venti forti rende queste tempeste invernali fra le più pericolose al mondo.
Uno degli aspetti più sorprendenti delle ondate di gelo in NORD AMERICA è la velocità con cui l’aria fredda si diffonde verso aree dal clima più temperato. Nel giro di un giorno o persino di poche ore, le temperature possono crollare drasticamente, determinando un rapido passaggio da condizioni miti a vere e proprie situazioni meteo invernali. Questa discesa improvvisa del termometro crea criticità per l’agricoltura e gli ecosistemi, poiché piante e animali non sempre hanno il tempo di adattarsi a sbalzi termici così bruschi. Fenomeni di gelicidio, con la formazione di ghiaccio su strade e infrastrutture, mettono inoltre in difficoltà i trasporti di numerose città, specialmente nelle zone prossime alla costa del GOLFO DEL MESSICO.
La FLORIDA settentrionale, notoriamente associata a un clima subtropicale, può occasionalmente sperimentare temperature minime vicine allo zero nelle fasi più intense di questi eventi meteo eccezionali. Tale scenario risulta impensabile in EUROPA occidentale, dove le masse d’aria artica provenienti da nord trovano sempre l’ostacolo dell’oceano e delle catene montuose. Nel NORD AMERICA, invece, i rilievi principali si estendono lungo la fascia occidentale, come le Montagne Rocciose, lasciando ampie pianure nel settore centrale e orientale a disposizione delle correnti provenienti dal CANADA.
Le divergenze fra ondate di gelo in NORD AMERICA ed EUROPA possono essere attribuite principalmente alla conformazione orografica, alla presenza di barriere montuose e all’influenza dell’Oceano Atlantico. Nei territori nordamericani, la rapida penetrazione dell’aria gelida fino al GOLFO DEL MESSICO si traduce in periodi meteo estremi, con temperature bassissime che talvolta interessano anche regioni dal clima tropicale. In EUROPA, la Corrente del Golfo e le catene montuose smorzano l’effetto delle correnti polari, evitando in genere crolli termici così drastici. Nonostante ciò, anche nel Vecchio Continente possono verificarsi ondate di gelo significative, soprattutto in presenza di blocchi meteo particolarmente marcati che isolano masse d’aria molto fredda per più giorni.
Le ondate di gelo rappresentano un elemento chiave nell’analisi meteo sia in NORD AMERICA sia in EUROPA, ma la maggiore frequenza di questi episodi estremi si riscontra oltre l’Atlantico, dove le peculiarità orografiche e climatiche consentono a masse d’aria glaciale di raggiungere territori inaspettati. Le tempeste con venti di uragano nel nordest degli STATI UNITI e il Lake Effect Snow completano il quadro, confermando quanto il meteo nordamericano possa assumere connotati decisamente più spettacolari e intensi rispetto a quello europeo. Tuttavia. L’ecosistema e le infrastrutture di entrambe le aree geografiche sono preparati in modo diverso ad affrontare le situazioni invernali riflettendo l’adattamento alle peculiarità meteo di ogni continente.
