Un gruppo di 38 esperti, provenienti da discipline che spaziano dalla biologia sintetica allo studio della vita extraterrestre, si è recentemente riunito per analizzare i potenziali rischi legati ai batteri specchio, una teoria innovativa e controversa. Questa ipotesi scientifica ha suscitato una crescente preoccupazione nel mondo accademico, sollevando interrogativi sulle possibili implicazioni per la salute globale e l’ambiente.
I batteri specchio rappresentano una possibile forma di vita basata su molecole chirali opposte rispetto a quelle conosciute sulla Terra. La chiralità, proprietà secondo cui alcune molecole esistono in due versioni speculari non sovrapponibili, è un concetto chiave nella biologia: ad esempio, il DNA e gli amminoacidi naturali seguono una configurazione specifica che potrebbe essere invertita nei batteri specchio, creando organismi biologici completamente nuovi.
La creazione teorica e i possibili rischi
Nonostante nessun batterio specchio sia stato finora sintetizzato, il progresso tecnologico potrebbe renderne possibile la creazione entro un decennio. Gli scienziati sottolineano tuttavia la necessità di esplorare i rischi associati a questa possibilità prima di avviare esperimenti concreti.
Il timore principale riguarda la capacità di questi organismi di sfuggire ai sistemi immunitari umani e animali, che riconoscono i patogeni attraverso segnali molecolari chirali specifici. In teoria, un batterio specchio potrebbe eludere ogni forma di difesa immunitaria e causare infezioni mortali, sia negli esseri umani che nelle piante. Inoltre, gli antibiotici attualmente disponibili e i batteriofagi naturali, predatori dei batteri, sarebbero inefficaci contro queste forme di vita alternative.
La posizione della comunità scientifica
Nonostante le preoccupazioni, gli scienziati invitano alla prudenza. Michael Kay, professore di biochimica e membro del gruppo di studio, ha sottolineato che i rischi effettivi associati ai batteri specchio sono ancora incerti. “Non abbiamo dati sufficienti per formulare stime precise sul pericolo,” ha affermato Kay, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche prima di trarre conclusioni definitive.
Gli autori dello studio hanno raccomandato una moratoria temporanea sulla ricerca volta alla creazione di batteri specchio, evidenziando l’importanza di una comprensione più approfondita prima di procedere. “Una volta creata una cellula specchio,” ha aggiunto Kay, “sarà quasi impossibile controllarne la diffusione o tornare indietro.”
La pubblicazione e il futuro della ricerca
I dettagli tecnici di questo studio sono stati resi pubblici attraverso lo Stanford Digital Repository, mentre una sintesi è stata pubblicata sulla rivista Science. Gli esperti auspicano che queste ricerche stimolino un dibattito internazionale sulle implicazioni etiche e biologiche della sintesi di organismi specchio.
